Dopo qualche ora di sonno, in preda a dolori vari (causati anche da una caduta del cavolo, alla Fantozzi, in salita con ruota posteriore che parte e io che vado giù sul fianco con gamba dx che mi rimane sotto la bici)
Inutile ribadirlo ma esperienza meravigliosa dal punto di vista umano e per umano intendo in senso ampio perché l'umano che ho conosciuto più da vicino in queste tante ore sui pedali credo di essere stato io
sono andato a Gaiole con un folto gruppo di amici e amiche ma tutti hanno optato per i 38-75km e io mi sono fatto il lungo in solitario; certamente ho scambiato battute, frasi di consolazione, chiacchiere con tanta gente incontrata sul percorso ma la maggior parte del tempo l'ho dedicata a me stesso, ai miei pensieri, alle mie debolezze di fronte alla fatica e ai dolori e allo stesso tempo anche alla capacità di "tirare avanti" e al privilegio di essere immerso in uno scenario che nemmeno il più grande genio della computergrafica avrebbe potuto creare più bello
terminate le considerazioni pseudofilosofiche, a livello organizzativo le mie impressioni sono state la seguenti:
molto buona l'organizzazione a livello di contorno gara a Gaiole... provvidenziali i servizi offerti (spesso a carissimo prezzo ma ci sta) tipo assistenza meccanica rapidissima e di buon livello (a me hanno fatto pagare 8 euro una vite reggisella della colnago.... pazzesco ma in quel momento avrei baciato il tizio che me l'ha venduta e sostituita in 1 minuto perché senza di quella non avrei potuto fare la gara), buono servizio per ritiro pacchi gara etc
abbastanza vasta la scelta di ristoranti, ristorantini, stand, bar per mangiare
gentilissimi i gestori del centro sportivo e di buon livello il servizio docce/bagni (la struttura è quella che è ma mai è mancata acqua calda docce e la pulizia dei bagni era sufficiente)
veniamo alla manifestazione in senso proprio (parlo del lungo)
il percorso è bello e veramente duro ma in alcuni casi ho avuto l'impressione che fosse un esercizio di stile finalizzato a trovare il percorso "infernale" dove lo scopo principale non fosse creare un percorso "bello e duro" ma solo il più possibile duro
io sul
garmin alla fine ho visto 4075 metri di dislivello (per 210 km invece dei 205 indicati)... io avrei ridotto di qualche centinaio di metri il dislivello magari evitando alcuni tratti dove mi sentivo un criceto sulla ruota (e la ruota erano strappi e strappetti che non dicevano moltissimo)
la parte che mi è piaciuta di più da questo punto di vista è stata l'ultima, i 20-25km dopo l'ultimo controllo... molto molto dura ma con una sua "personalità"
molto molto bella anche l'ascesa a montalcino.... il pezzo delle sante marie non mi ha fatto impazzire
comunque qualche pecca a livello di sicurezza c'era.... ameno tre punti in discesa non potevano NON essere segnalati, tutti e tre nella prima parte del percorso
il primo era una curva a sx secca in fondo ad una discesa, la velocità non era alta ma ho visto gente stesa
la seconda era pericolosissima... ho rischiato di finire faccia a terra a 60 orari... in pratica c'era un tratto in discesa appena dopo un paesino, su strada larga e con asfalto bellissimo , ovviamente uno di aspetta di tutto ma non che di punto in bianco dietro quel curvone ampio e asfaltato ci sia uno sterrato (poi ho capito che da quelle parti funziona così ma questa era di fatto la prima discesa veloce con questo salto asfalto-sterrato) ... e invece c'era...
mi sono trovato con la bici che sbacchettava da tutte le parti a 60 orari e solo con sangue freddo e stringendo le chiappe sono riuscito a resistere alla tentazione di non toccare i freni e non finire disteso
non dico mettere un addetto in quel punto ma un cartello, un segnale di pericolo forse non sarebbe stata malvagia come idea
terzo punto a mio avviso non pericoloso, di più..... primissima parte del percorso, prima di Siena se non erro... anche qui discesa uni po' asfalto, un po' sterrato e..... 3 metri dietro una curva di fatto cieca, la c'è uno stop con immissione su di una strada principale... ho visto un paio di ragazzi non fare in tempo a frenare e finire in mezzo alla strada con una automobilista che li ha evitati per miracolo...
anche qui un cartello, una segnalazione.... pericolosissimo specie nel chiaroscuro dell'alba
il percorso era segnalato abbastanza bene ma ciò non toglie che se alcuni incroci erano presidiatissimi oltre ogni logica (di normal da Carabinieri o Polizia Provinciale), altri tipo quello detto sopra e ancora altri potevano essere un minimo presidiati meglio
sempre a proposito di traffico, capisco che Gaiole sia un paesino ma dopo 210km, nemmeno alle 20 di sera ma nel pomeriggio verso le 17, finire il lungo e rischiare frontali con auto e dover fare lo slalom tra le auto, doversi fermare minuti per aspettare che microingorghi di auto/camper/pedoni si risolvessero da soli.... un inferno... non dico chiudere le strade e capisco le problematiche ma a livello di viabilità ma forse la cosa va un attimo ripensata e magari si può migliorare
tra l'altro sul percorso c'erano un tot di cartelli che indicavano che dalle ore alle ore il traffico era vietato su quel tratto di strada ma io di auto ne ho incrociate parecchie anche in tratti ufficialmente chiusi al traffico e in zona delicate (automobilisti mai scortesi o maleducati... anzi.... si fermavano ad applaudirti ed era emozionante... certo sarebbe stato meglio non averle quelle auto).
come dicevo nel post sopra, ottima anche la convenzione del buono pasto con i ristoranti/bar del paese