La Rai e il Giro (commenti, critiche...)

Aqualung

Ammiraglia
21 Aprile 2004
16.408
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sì e ci pedalicchio
Puoi criticare quel che vuoi, ma sul forum ogni anno è la solita lagna, e se la Rai continua così è perché le critiche degli utenti del forum stanno a zero. Siamo (siete, per la verità) due gatti che sparano a zero su tutto ciò che si vede in televisione, solo perché non si parla di watt, di materiale tecnico, di rpm, di soglia anaerobica et similia.
Per queste cose ci sono i forum, dove si spacca il capello in quattro perché il carbonio della Val Brembana è migliore di quello della Val Camonica, perché il sole d'inverno la irradia meglio.

Ti esorterei ad esprimerti meglio, senza gli appellativi di "gatti". Ho detto il mio parere in maniera garbata e trovo la tua riposta priva di rispetto del parere altrui.

Sono rimasto anch'io assai sorpreso dal contenuto e dai toni usati da Shinkansen nel suo intervento. Per di più da parte di un moderatore. Tralascio gli appellativi e la bassa considerazione nei confronti degli utenti, ma io credo che se un utente rispetta in pieno il regolamento può esprimere il suo parere, che piaccia o non piaccia. Saranno poi gli altri a commentare il pensiero, condividendo o meno quanto espresso. E' questo il bello di un forum, altrimenti se fossimo tutti d'accordo su ogni argomento che ragione avrebbe di esistere il forum stesso? Infine, dato che ora viene molto utilizzata qusat frase, se in TV non ci piace quel che vediamo possiamo cambiare canale, idem nel forum, se non ci piace leggere ciò che si scrive possiamo sempre cambiare thread.
o-o
 
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archibike

Pedivella
7 Gennaio 2008
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Daccordi Sansone R10v, CAAM Honeycomb SR EPS
forse prima di capire i vantaggi (?) che ci sono usando una bici da salita (e se Contador avesse cambiato bici per qualche problema fisico?) bisognerebbe dire che prima di tutto ci sono la preparazione e gli allenamenti ... Il ciclismo fondamentalmente è uno sport semplice che le scelte commerciali vorrebbero farlo diventare complicato per pura convenienza.
Noto che mamma rai segue questo precetto
 

scotts50

Apprendista Velocista
13 Maggio 2011
1.677
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Tuskany
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forse prima di capire i vantaggi (?) che ci sono usando una bici da salita (e se Contador avesse cambiato bici per qualche problema fisico?) bisognerebbe dire che prima di tutto ci sono la preparazione e gli allenamenti ... Il ciclismo fondamentalmente è uno sport semplice che le scelte commerciali vorrebbero farlo diventare complicato per pura convenienza.
Noto che mamma rai segue questo precetto

Comunque ieri ad anteprima giro la geologa parlava di dinosauri, impronte , nomi e quant'altro. Va bene tutta cultura che entra, anche se a volte tra tutti quei nomi impronunciabili ti perdi dopo 5 parole. Credo che se si introducono certi nozionismi non sia del tutto fuori luogo approfondire un pochino di più qualche aspetto ciclistico che non sia il cronometro. Insomma ci sono tra moto e studio 7-8 persone.... che mi dicano qualcosa in più dei distacchi che vedo anche in sovraimpressione...... anche perchè da che mi sono addentrato in questa discussione sono stato attento al perere della gente e come dicevo prima ci sono tante curiosità che potrebbero essere sviscerate meglio....
 

archibike

Pedivella
7 Gennaio 2008
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Daccordi Sansone R10v, CAAM Honeycomb SR EPS
Comunque ieri ad anteprima giro la geologa parlava di dinosauri, impronte , nomi e quant'altro. Va bene tutta cultura che entra, anche se a volte tra tutti quei nomi impronunciabili ti perdi dopo 5 parole. Credo che se si introducono certi nozionismi non sia del tutto fuori luogo approfondire un pochino di più qualche aspetto ciclistico che non sia il cronometro. Insomma ci sono tra moto e studio 7-8 persone.... che mi dicano qualcosa in più dei distacchi che vedo anche in sovraimpressione...... anche perchè da che mi sono addentrato in questa discussione sono stato attento al perere della gente e come dicevo prima ci sono tante curiosità che potrebbero essere sviscerate meglio....

certamente se parliamo di telecronaca allora quella di mamma rai andrebbe migliorata e anche molto. Io seguo Magrini e Aiello su Eurosport
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Ti esorterei ad esprimerti meglio, senza gli appellativi di "gatti". Ho detto il mio parere in maniera garbata e trovo la tua riposta priva di rispetto del parere altrui.

Sono rimasto anch'io assai sorpreso dal contenuto e dai toni usati da Shinkansen nel suo intervento. Per di più da parte di un moderatore. Tralascio gli appellativi e la bassa considerazione nei confronti degli utenti, ma io credo che se un utente rispetta in pieno il regolamento può esprimere il suo parere, che piaccia o non piaccia. o-o

Se vi siete offesi perché ho definito "due gatti" coloro che criticano la Rai non so che farci. È un modo di dire e non è per nulla offensivo. Due gatti, quattro gatti si dice per indicare una sparuta minoranza. Se avessi detto che siete una quantità risibile o insignificante per l'audience della Rai sarebbero cambiate le cose?
Oltretutto ogni anno è sempre la solita storia, prima c'era Bulbarelli e si sparava a zero su di lui (per i miei gusti non era abbastanza competente, ma tutto sommato c'era Cassani che lo bilanciava e la telecronaca funzionava sia per l'esperto che per chi il ciclismo non lo segue abitualmente), ora si critica Martinello e il suo modo forbito di parlare (anch'io lo trovo ridondante, ma sentire parlare un buon italiano è forse un peccato?); Max Lelli: il suo accento toscano non si può sentire, leggo, ma castronate colossali non ne ho sentite, oltretutto è l'unico che si addentra in dettagli molto tecnici. Non è Salvoldelli, preciso, poche parole, puntuale, ma anche lui aveva un accento bergamasco che chiedeva vendetta. Sulla De Stefano... lasciamo perdere... c'è già una discussione su di lei: ogni anno è un tiro al piccione. Le si critica persino di fare psicologia sui corridori, quando nella sezione allenamento noi diciamo che la testa conta più della gambe. Mettetevi d'accordo almeno su questo.
In ultimo, che c'è di male a dire che siete una sparuta minoranza? Non lo siete forse? Parliamo di numeri: questa discussione è stata vista da 620 utenti, la sola tappa di Sestri Levante 7.550 (non so se mi spiego) gli utenti che vi partecipano, compreso il sottoscritto sono 28. Se credete di essere un esercito accomodatevi pure in salotto.

E ora continuiamo a parlare della Rai.
 

Aqualung

Ammiraglia
21 Aprile 2004
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Se vi siete offesi perché ho definito "due gatti" coloro che criticano la Rai non so che farci. È un modo di dire e non è per nulla offensivo. Due gatti, quattro gatti si dice per indicare una sparuta minoranza. Se avessi detto che siete una quantità risibile o insignificante per l'audience della Rai sarebbero cambiate le cose?
Oltretutto ogni anno è sempre la solita storia, prima c'era Bulbarelli e si sparava a zero su di lui (per i miei gusti non era abbastanza competente, ma tutto sommato c'era Cassani che lo bilanciava e la telecronaca funzionava sia per l'esperto che per chi il ciclismo non lo segue abitualmente), ora si critica Martinello e il suo modo forbito di parlare (anch'io lo trovo ridondante, ma sentire parlare un buon italiano è forse un peccato?); Max Lelli: il suo accento toscano non si può sentire, leggo, ma castronate colossali non ne ho sentite, oltretutto è l'unico che si addentra in dettagli molto tecnici. Non è Salvoldelli, preciso, poche parole, puntuale, ma anche lui aveva un accento bergamasco che chiedeva vendetta. Sulla De Stefano... lasciamo perdere... c'è già una discussione su di lei: ogni anno è un tiro al piccione. Le si critica persino di fare psicologia sui corridori, quando nella sezione allenamento noi diciamo che la testa conta più della gambe. Mettetevi d'accordo almeno su questo.
In ultimo, che c'è di male a dire che siete una sparuta minoranza? Non lo siete forse? Parliamo di numeri: questa discussione è stata vista da 620 utenti, la sola tappa di Sestri Levante 7.550 (non so se mi spiego) gli utenti che vi partecipano, compreso il sottoscritto sono 28. Se credete di essere un esercito accomodatevi pure in salotto.

E ora continuiamo a parlare della Rai.

Guarda che io non mi sono affatto offeso, ci mancherebbe che lo facessi in un forum dove si parla di di bici e dopo oltre 11 anni di frequentazione!
Comunque rileggiti quello che hai scritto e capirai che i toni non sono quelli netequette (o come si scrive). Per il resto prendo atto del tuo punto di vista, ma sii più tollerante. E' vero che ogni anno in occasione del Giro tornano le solite critiche (ed apprezzamenti) sul servizio reso dalla rai, ma di discussioni che vengono e vanno il forum ne è pieno!
 
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scotts50

Apprendista Velocista
13 Maggio 2011
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Se vi siete offesi perché ho definito "due gatti" coloro che criticano la Rai non so che farci. È un modo di dire e non è per nulla offensivo. Due gatti, quattro gatti si dice per indicare una sparuta minoranza. Se avessi detto che siete una quantità risibile o insignificante per l'audience della Rai sarebbero cambiate le cose?
Oltretutto ogni anno è sempre la solita storia, prima c'era Bulbarelli e si sparava a zero su di lui (per i miei gusti non era abbastanza competente, ma tutto sommato c'era Cassani che lo bilanciava e la telecronaca funzionava sia per l'esperto che per chi il ciclismo non lo segue abitualmente), ora si critica Martinello e il suo modo forbito di parlare (anch'io lo trovo ridondante, ma sentire parlare un buon italiano è forse un peccato?); Max Lelli: il suo accento toscano non si può sentire, leggo, ma castronate colossali non ne ho sentite, oltretutto è l'unico che si addentra in dettagli molto tecnici. Non è Salvoldelli, preciso, poche parole, puntuale, ma anche lui aveva un accento bergamasco che chiedeva vendetta. Sulla De Stefano... lasciamo perdere... c'è già una discussione su di lei: ogni anno è un tiro al piccione. Le si critica persino di fare psicologia sui corridori, quando nella sezione allenamento noi diciamo che la testa conta più della gambe. Mettetevi d'accordo almeno su questo.
In ultimo, che c'è di male a dire che siete una sparuta minoranza? Non lo siete forse? Parliamo di numeri: questa discussione è stata vista da 620 utenti, la sola tappa di Sestri Levante 7.550 (non so se mi spiego) gli utenti che vi partecipano, compreso il sottoscritto sono 28. Se credete di essere un esercito accomodatevi pure in salotto.

E ora continuiamo a parlare della Rai.

Guarda alla fine nessun problema le cose serie sono altre, però non mi è piaciuto il tuo tono supponente, vedo anche che sei un moderatore, quindi magari mi sarei aspettato una risposta meno presuntuosa, ma passiamo oltre: sono/siamo una voce fuori dal coro??? Va bene, non ci può mica essere uniformità di pensiero. I fatti, come dici tu , dimostrano che alla gente sta bene questo tipo di spettacolo offerto dalla RAI.... io la penso diversamente, rispetta il mio pensiero,io il tuo e amen.
 

Jello

Gregario
7 Ottobre 2013
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Se vi siete offesi perché ho definito "due gatti" coloro che criticano la Rai non so che farci. È un modo di dire e non è per nulla offensivo. Due gatti, quattro gatti si dice per indicare una sparuta minoranza. Se avessi detto che siete una quantità risibile o insignificante per l'audience della Rai sarebbero cambiate le cose?
Oltretutto ogni anno è sempre la solita storia, prima c'era Bulbarelli e si sparava a zero su di lui (per i miei gusti non era abbastanza competente, ma tutto sommato c'era Cassani che lo bilanciava e la telecronaca funzionava sia per l'esperto che per chi il ciclismo non lo segue abitualmente), ora si critica Martinello e il suo modo forbito di parlare (anch'io lo trovo ridondante, ma sentire parlare un buon italiano è forse un peccato?); Max Lelli: il suo accento toscano non si può sentire, leggo, ma castronate colossali non ne ho sentite, oltretutto è l'unico che si addentra in dettagli molto tecnici. Non è Salvoldelli, preciso, poche parole, puntuale, ma anche lui aveva un accento bergamasco che chiedeva vendetta. Sulla De Stefano... lasciamo perdere... c'è già una discussione su di lei: ogni anno è un tiro al piccione. Le si critica persino di fare psicologia sui corridori, quando nella sezione allenamento noi diciamo che la testa conta più della gambe. Mettetevi d'accordo almeno su questo.
In ultimo, che c'è di male a dire che siete una sparuta minoranza? Non lo siete forse? Parliamo di numeri: questa discussione è stata vista da 620 utenti, la sola tappa di Sestri Levante 7.550 (non so se mi spiego) gli utenti che vi partecipano, compreso il sottoscritto sono 28. Se credete di essere un esercito accomodatevi pure in salotto.

E ora continuiamo a parlare della Rai.

A mio modo di vedere, non è questione di essere iper-tecnicistici ed iper-critici.
Il fatto è che la RAI non fa un servizio che sia, non dico all'altezza, perché comunque bisogna riconoscerle una grande profusione di mezzi, ma della giusta misura.
Faccio un esempio. Circa 20 anni fa o poco più, grazie alle gesta di Tomba, lo sci era lo sport più seguito in Italia dopo il calcio: milioni di italiani si sono scoperti sciatori. Ritiratosi Tomba, lo sci è caduto, non dico nel dimenticatoio, ma quasi, ed oggi la federazione ha grossi problemi di budget.
Io, che sono appassionato, continuo a seguire lo sci, e questo a prescindere dalle vittorie degli italiani. Se vince Paris, certo, sono contento, ma una discesa come quella di Kitzbuhel me la seguo con gusto anche se vince Jansrud. La RAI continua a trasmettere lo sci, e lo fa molto bene, grazie soprattutto a De Chiesa, di gran lunga il miglior commentatore tecnico in RAI, perché sa rivolgersi sia ad un pubblico competente, sia ad un pubblico di neofiti: la giusta via di mezzo.
Ecco, questa via di mezzo manca in RAI per il ciclismo. Capisco che le trasmissioni che vanno in onda all'ora di pranzo hanno come target un pubblico normalmente non competente, però durante la telecronaca in diretta gradirei maggior professionalità, visto che ci si rivolge sia all'amatore attento ad ogni minimo particolare della bicicletta, sia al telespettatore completamente a digiuno o quasi di ciclismo, che la bicicletta manco l'adopera per andare dal panettiere sotto casa. Trattare tutto il pubblico televisivo partendo dal presupposto che tutti coloro che stanno davanti al televisore siano persone che di ciclismo ne capiscono poco o nulla, non è professionale.
Il che, ripeto, non autorizza a commettere l'errore opposto: ma non si può sempre giocare sull'aspetto nostalgia, come se il ciclismo fosse ancora quello dei tempi di Coppi e Bartali: a sentire qualche commentatore in RAI, pare che ancora sia quello il ciclismo oggi.
 
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Pedivella
7 Gennaio 2008
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ognuno la può pensare come vuole, io mi preoccuperei di far parte della maggioranza ... visti i tempi e i risultati.

Al moderatore che modera come modera vorrei dire che io per aver detto "mi fate ridere" sono stato bannato per mesi dal forum e sono stato reintegrato solo in parte (non posso partecipare al mercatino).

Approfitto per chiederti una raccomandazione ...
 

fif.com

Apprendista Scalatore
14 Aprile 2014
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♣️ V3Rs+Protos, ma la NIRONE è SEMPRE nel mio ❤️
Mi unisco a [MENTION=33879]scotts50[/MENTION] nella critica nei confronti dei toni e nello scarso rispetto dimostrato da [MENTION=3881]Shinkansen[/MENTION]

Mi occupo di Marketing e Strategie commerciali e quindi credo di avere una certa lente di lettura. Premetto che ho Sky da quando si chiamava D+ e non guardo quasi mai i canali terrestri

L'altro ieri per puro caso non vedevo Eurosport con continuità (vento? Pioggia? Boh) ed ho deciso di passare a RaiSport perchè la tappa di Formolo era interessante.
Abituato a Magrini, Aiello, Giardini e Savoldelli mi è sembraro di tornare veramente alle cronache di Giorgio Martino.
Avete parlato di parallelo con la F1. Ma vi ricordate quanto erano divertenti le cronache di Poltronieri o Urban? Ora la mia sensazione è la stessa con la differenza che Poltronieri e Urban erano da soli per ore, adesso ci sono almeno otto persone a parlare.

In Rai hanno almeno due problemi. Primo: sono autoreferenziali. Non dico individualmente, ma proprio aziendalmente. Fanno programmi secondo quello che i vertici dicono loro di fare. Ciclismo? Deve essere nazionalpopolare, per la Zia Pina, per il target che hanno già.
E da un certo punto di vista, fanno bene, visto che gli anziani sono gli ultimi a pagare il canone Rai.

Seconda cosa. Non hanno meritocrazia, ma solo clientelarismo e cordate di amichetti. Che spirito di miglioramento possono avere se ogni giorno non devono cercare di essere più bravi? E chi dice loro di migliorare o cosa migliorare? Gli "autoreferenziali" di cui sopra?
Tutto ciò è ovvio e naturale se pensate che non hanno pubblicità o ne hanno poca. E metà degli sponsor sono generalisti, mai tecnici e pochi già legati al ciclismo (gli unici che ricordo sono Acqua Lauretana ed Estathè).
Se fanno bene o fanno male non interessa a nessuno, tanto i denari che entrano sono sempre quelli.
Ben diverso il discorso in Eurosport e BikeChannel.

Vi do l'ultimo segnale della "chiusura a riccio" della Rai: in tutto il mondo televisivo, persino in Francia su A2 che trasmette il TdF, danno spazio a twitter e domande degli spettatori. Eurosport ha #eurosportCiclismo , BC #askSavoldelli , non mi pare una cosa difficile, nè controproducente.
Serve ad almeno tre cose: a capire chi ti sta guardando, a sintonizzare gli argomenti ed a fare valutazione sul prodotto televisivo.
La Rai è rimasta l'unica tv che conosca io a non usare nessuna interattività col suo pubblico
 
Ultima modifica:

Jello

Gregario
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In Rai hanno almeno due problemi. Primo: sono autoreferenziali. Non dico individualmente, ma proprio aziendalmente. Fanno programmi secondo quello che i vertici dicono loro di fare. Ciclismo? Deve essere nazionalpopolare, per la Zia Pina, per il target che hanno già.
E da un certo punto di vista, fanno bene, visto che gli anziani sono gli ultimi a pagare il canone Rai.

Ottimo commento. Sottoscrivo in pieno.
Pur capendo l'esigenza di rivolgersi ad un pubblico ampio, io non sono la zia Pina.
Sentire le pappardelle della De Stefano o di Conti mi fa innervosire.
Percepisco il tutto come una mancanza di rispetto. Ok, non tutti coloro che vedono il Giro sono esperti, ma manca la capacità, o forse la volontà, di fare un servizio completo, cioè tale da soddisfare il pubblico competente e quello meno.
 

RamboGuerrazzi

via col vento
28 Marzo 2007
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centroitalico
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corsa+gravel
In Rai hanno almeno due problemi. Primo: sono autoreferenziali. Non dico individualmente, ma proprio aziendalmente. Fanno programmi secondo quello che i vertici dicono loro di fare. Ciclismo? Deve essere nazionalpopolare, per la Zia Pina, per il target che hanno già.
E da un certo punto di vista, fanno bene, visto che gli anziani sono gli ultimi a pagare il canone Rai.

Sono autoreferenziali non solo a livello di azienda, ma sono gli stessi giornalisti (a parte Pancani) a parlare più di loro stessi che della corsa. Ho visto una sola puntata di Giro al mattino e la De Stefano ha parlato più e più volte delle abitudini alimentari di Beppe Conti...
 

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Pedivella
7 Gennaio 2008
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In Rai hanno almeno due problemi. Primo: sono autoreferenziali. .....

Seconda cosa. Non hanno meritocrazia, ma solo clientelarismo e cordate di amichetti. Che spirito di miglioramento possono avere se ogni giorno non devono cercare di essere più bravi? E chi dice loro di migliorare o cosa migliorare? Gli "autoreferenziali" di cui sopra?.....

La Rai è rimasta l'unica tv che conosca io a non usare nessuna interattività col suo pubblico

Come darti torto? È così, tutto vero. La Rai al giro ha un dispiegamento di uomini e mezzi da paura. Peccato che i risultati non corrispondono con le energie profuse: riescono a fare molto meglio Magrini e Aiello da uno studio ed è tutto dire
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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sempre una in meno...
Mi unisco a @scotts50 nella critica nei confronti dei toni e nello scarso rispetto dimostrato da @Shinkansen

Mi occupo di Marketing e Strategie commerciali e quindi credo di avere una certa lente di lettura. Premetto che ho Sky da quando si chiamava D+ e non guardo quasi mai i canali terrestri

L'altro ieri per puro caso non vedevo Eurosport con continuità (vento? Pioggia? Boh) ed ho deciso di passare a RaiSport perchè la tappa di Formolo era interessante.
Abituato a Magrini, Aiello, Giardini e Savoldelli mi è sembraro di tornare veramente alle cronache di Giorgio Martino.
Avete parlato di parallelo con la F1. Ma vi ricordate quanto erano divertenti le cronache di Poltronieri o Urban? Ora la mia sensazione è la stessa con la differenza che Poltronieri e Urban erano da soli per ore, adesso ci sono almeno otto persone a parlare.

In Rai hanno almeno due problemi. Primo: sono autoreferenziali. Non dico individualmente, ma proprio aziendalmente. Fanno programmi secondo quello che i vertici dicono loro di fare. Ciclismo? Deve essere nazionalpopolare, per la Zia Pina, per il target che hanno già.
E da un certo punto di vista, fanno bene, visto che gli anziani sono gli ultimi a pagare il canone Rai.

Seconda cosa. Non hanno meritocrazia, ma solo clientelarismo e cordate di amichetti. Che spirito di miglioramento possono avere se ogni giorno non devono cercare di essere più bravi? E chi dice loro di migliorare o cosa migliorare? Gli "autoreferenziali" di cui sopra?
Tutto ciò è ovvio e naturale se pensate che non hanno pubblicità o ne hanno poca. E metà degli sponsor sono generalisti, mai tecnici e pochi già legati al ciclismo (gli unici che ricordo sono Acqua Lauretana ed Estathè).
Se fanno bene o fanno male non interessa a nessuno, tanto i denari che entrano sono sempre quelli.
Ben diverso il discorso in Eurosport e BikeChannel.

Vi do l'ultimo segnale della "chiusura a riccio" della Rai: in tutto il mondo televisivo, persino in Francia su A2 che trasmette il TdF, danno spazio a twitter e domande degli spettatori. Eurosport ha #eurosportCiclismo , BC #askSavoldelli , non mi pare una cosa difficile, nè controproducente.
Serve ad almeno tre cose: a capire chi ti sta guardando, a sintonizzare gli argomenti ed a fare valutazione sul prodotto televisivo.
La Rai è rimasta l'unica tv che conosca io a non usare nessuna interattività col suo pubblico

Non c'è nulla di male.

Io la detesto, ma non per questo non riconosco la legittimità di un'offerta commerciale strutturata in quel modo "nazionalpopolare" (vai a chiedere alla massa di seguire le divagazioni di Giardini sui freni a disco sulle bdc, tanto per fere un esempio, e vedrai in quanti non cambiano canale immediatamente, potendo...)
Siccome però a me invece piacciono molto perchè rendono la telecronaca più interessante (così come amo le "toscanate" del Magro o le dotte divagazioni di Aiello) guardo tutto il ciclismo su Eurosport o Bike Channel.
Di quel che fa la Rai me ne frego.
Se debbo pagare il canone lo pago, a malincuore, ma lo pago.
Così come pago inutilmente le tasse per aver, ad esempio, le strade in condizioni decenti.
Questa è l'Italia, purtroppo.
Avessi vent'anni in meno a quest'ora sarei un pistard chronomen e sprinter orgogliosamente vestito con la muta dell'Orica GE. :mrgreen:
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Vi do l'ultimo segnale della "chiusura a riccio" della Rai: in tutto il mondo televisivo, persino in Francia su A2 che trasmette il TdF, danno spazio a twitter e domande degli spettatori. Eurosport ha #eurosportCiclismo , BC #askSavoldelli , non mi pare una cosa difficile, nè controproducente.
Serve ad almeno tre cose: a capire chi ti sta guardando, a sintonizzare gli argomenti ed a fare valutazione sul prodotto televisivo.
La Rai è rimasta l'unica tv che conosca io a non usare nessuna interattività col suo pubblico

Bulbarelli lo faceva, leggeva e dava in continuazione l'indirizzo e-mail, mail che venivano risposte da Cassani. Spesso erano domande banali. Tuttavia, finito lui, finito il gioco.
Non so il livello tecnico delle domande che fanno a Eurosport o a Bike Channel ma se sono di amatori competenti, secondo me, fanno bene a proseguire così.
Però, vorrei aggiungere che sia Eurosport che Bike Channel sono canali tematici (BC ancora di più, essendo orientato espressamente al mondo del ciclismo) e mi sembra più logico che approfondiscano certi temi.
 

archibike

Pedivella
7 Gennaio 2008
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Daccordi Sansone R10v, CAAM Honeycomb SR EPS
io non distinguerei tra canali tematici e quelli pubblici quando teletrasmettono un avvenimento sia esso gara ciclistica o o partita di calcio. La loro differenza sta nel palinsesto. La qualità delle telecronache è determinata dai contenuti, dalla grammatica, dal tono di voce, dal ritmo delle frasi, dalla prontezza dei commenti, dalla loro arguzia, ecc..

Anche mia madre, che ha 88 anni e non ha mai praticato ciclismo, trova più interessanti le telecronache di Eurosport e Bikechannel che quelle Rai
 

scotts50

Apprendista Velocista
13 Maggio 2011
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Tuskany
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Bianchi - Bottecchia - Viner
i......
Anche mia madre, che ha 88 anni e non ha mai praticato ciclismo, trova più interessanti le telecronache di Eurosport e Bikechannel che quelle Rai


L'ultima Roubaix l'ho vista in famiglia....ed il vero commento tecnico alla fine lo facevo io: Mio suocero che mi chiedeva da dove e come i ciclisti cambiano rapporto, cosa vuol dire "andare di 53"..... mia moglie che di ciclismo un pò ne mastica mi chiedeva cosa fossero i tubolari da 30.... meno male che fecero un mini spot sulla Dogma "ammortizzata" che spiegarlo a parole era difficile.... poi mio padre che si chiedeva... ma a che velocità vanno su quelle pietre.... anche se è vero che spesso viene indicata la velocità media della gara.... la gente secondo me un minimo di curiosità ce l'ha, non credo sia più interessata a sapere il distacco continuo della fuga costituita da X,Y,Z rispetto al gruppo.... Stamani dei non ciclisti, in ufficio, nessuno ha capito nulla del cambio di bici di ieri, delle illazioni di un motorino di Cipollini.... in tanti si chiedevano a quanto salissero in quel punto piuttosto che nell'altro.....
 

Shinkansen

Xeneize
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Colnago 50 Anniversary
Fanno programmi secondo quello che i vertici dicono loro di fare. Ciclismo? Deve essere nazionalpopolare, per la Zia Pina, per il target che hanno già.

Di strategia editoriale se n'è già parlato, anche in questa discussione, benché sia passata in sordina. Ma vi siete mai chiesti perché in questi anni la Rai non abbia mai cambiato? Io penso che qualcuno della Rai legga il forum, non fosse altro per tastare il pensiero degli amatori e praticanti in genere e un'idea ce l'abbiano. Lo fa perché risulta più monetizzante in termini di audience e, di conseguenza, introiti pubblicitari coltivarsi quella platea e sacrificare una fetta minoritaria di appassionati più tecnici, che dal punto di vista di audience è irrilevante.

Ottimo commento. Sottoscrivo in pieno.
Pur capendo l'esigenza di rivolgersi ad un pubblico ampio, io non sono la zia Pina.

Il fatto che tu non sia una Zia Pina alla Rai non frega un accidente. Se tu (noi) contassi qualcosa in termini numerici ti dedicherebbero più attenzione.
Il succo del mio intervento che ha scatenato tanta indignazione era: vi state lamentando a vuoto.
 

lucabj70

Gregario
3 Ottobre 2011
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marin potrero hills
secondo me...rapidamente :
-Sgarbozza: allucinante a dir poco...non sa i nomi, non sa la lingua italiana...che ci sta a fare in tv?
-La De Stefano : troppo agitata, troppo dispersiva (inizia 3 discorsi ne interrompe 4 e riprende 2), spara 800 parole al secondo...poco comprensibile
-Garzelli: ci prova, ma è in difficoltà la diretta e la tv non sono per lui.
-Lelli: dovrebbe esser l'esperto tecnico....ma dice solo che le bici sono completamente in monoscocca in carbonio....e tra le differenze tra le bici in studio l'altro giorno è riuscito solo a dire il dislivello sella/manubrio...
-Pancani, direi all'altezza della situazione, supportato tra alti e bassi da un Martinello non sempre all'altezza.
-de Luca: sicuramente meglio come inviato sulla moto che come conduttore...però mi fa rimpiangere Savoldelli.
-Beppe Conti: competente nel suo campo,poco utile per diretta e gestione del palco ...

In sintesi secondo me con poco potrebbero fornire un servizio molto migliore....le riprese video sono oneste (e non serve decantare ogni 10 secondi che sono in hd o che usano l'iper mega extra slow motion...) bisognerebbe trovare qualcuno che possa gestire al meglio i commenti e i tempi.... tutti i programmi di contorno ben poco interessano agli appassionati...ma sicuramente saranno seguiti dalle casalinghe/ghi....
Già un processo alla tappa con un ospite come Cipollini che non ha peli sulla lingua acquista notevole interesse (e a me non sta per nulla simpatico)....trovo anche spesso fuori luogo le domande che rivolgono ai corridori....
In conclusione si...la mancanza di Cassani si fa sentire notevolmente...ma credo che finchè non cambieranno il team difficilmente la rai potrà fare un salto di qualità per noi appassionati...
 

Gamba_tri

via col vento
29 Marzo 2005
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Genova
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alla Rai non frega nulla di nulla non perché così renda, ma perché non sono sul mercato altrimenti anche nel nazional popolare scritturerebbero Gerri Scotti e non Sgarbozza. Dove esiste il mercato, vedi F1, Olimpiadi, Champions League, o la Rai non c'è o ne esce con le ossa rotte senza che nessuno se ne preoccupi, come ovunque nel pubblico, Fino a che qualcuno dice che così non si va avanti ed allora tutti a scioperare perché si toccano i diritti, ma di doveri prima manco l'ombra! fine OT ma neanche tanto!