Comunque a distanza di anni il peso di tanti fattori viene molto smorzato.
Una vittoria alla Walkowiak o alla Clerici è chiaro che resta il classico evento fortuito (che comunque nella variabilità di questo sport ci sta, e infatti il Tour l'ha vinto anche Pereiro... o comunque l'ha ereditato dopo squalifica altrui), ma è pieno di casi in cui il presunto n.1 sulla carta ha perso perché aveva mal di pancia, è caduto o semplicemente perché non era proprio in stato di grazia. Sono comunque considerazioni che nel tempo restano molto poco: tra 50 anni si rivedranno le immagini (chi sarà ancora vivo
) l'impresa di Nibali sul pavé e le sue vittorie in montagna in quel Tour 2014, molto meno Froome che sale dolorante in ammiraglia o Contador che arranca dopo la caduta. Esattamente come delle stagioni 50-51 restano le immagini dell'eleganza di Koblet e della grinta di Magni, molto meno si parla dei periodi bui di Coppi, tra gravi infortuni e crisi personali.