Granfondo di Roma
la sto aspettando da mesi, finalmente la possibilità di pedalare nella storia, nella città più bella del mondo.
iscrizione da 75 con l'obbligo di comprare ed indossare la maglia dell evento per ragioni di sicurezza
ma la settimana prima dell'evento una mail dell'organizzazione ci avvisa che per ragioni di sicurezza il percorso lungo è cancellato,
ma grazie al profuso impegno dell organizzazione assicureranno strade chiuse per il percorso classico da 105 km.
incredulo, ingoio il boccone (mi ero iscritto per il lungo, non tanto per la prestazione in se ma per la bellezza del percorso) e parto in direzione Roma
Arrivati sabato al Circo Massimo tutto si è presentato ben organizzato come nei grandi eventi e niente avrebbe fatto presagire quello è successo il giorno dopo.
Domenica 13 giorno dell evento, ore 7.00 , griglia di partenza in Via dei Fori Imperiali.
le griglie sono identificate con dei cartelli posti ai lati della strada indicanti i range dei pettorali, ma nessuna transenna o nastro separa una griglia dall' altra...risultato?
davanti a me (pettorale dal 3500) avevo qualsiasi numero, nessuno tranne pochi, ha rispettato la griglia;purtroppo il commento più sentito è stato "ma si tanto non ci vede nessuno, infiliamoci qua".
ma non importa, voglio godermi la bella giornata di sole,la mia gara e la città
al via, grazie alla larghezza delle strade storiche, l andatura è subito buona e pochi i rallentamenti ma subito la prima sorpresa della giornata...
a causa del traffico automobilistico elevato (già alle 8 del mattino) l'intrepida vigilessa aiutata dallo svogliato poliziotto decide con fermezza di fermare il flusso per agevolare il passaggio
decisione giusta ma flusso sbagliato...la decisa vigilessa ha fermato il gruppo di ciclisti proveniente da un bel vialone da 40km/h che, dopo una leggera svolta a sinistra, ha trovato un muro di altrettanti ciclisti fermi ad aspettare il secondo via.
risultato?
bhe potete immaginare le cadute , fortunantamente non gravi. penso ad un errore umano, in fin dei conti sbagliare è lecito.....
dopo il secondo via la gara prende forma, ci allontaniamo dal centro e ci dirigiamo verso l appia nuova, strada molto veloce ricca di sali e scendi direzione castel Gandolfo
paesaggio strepitoso, strade abbastanza brutte (buche e salti di asfalto); molto belle e padalabili le salite, tecniche le discese.
i primi 70 km scorrono veloci, non mi sono fermato ai ristori quindi non posso raccontarvi nulla di questo aspetto
intorno al 90° km rientriamo verso la città e la seconda sorpresa è in agguato.
i poveri automobilisti ormai stanchi di tutte queste strade chiuse....(la gara si è svolta praticamente fuori roma) decidono di sfondare le "barriere" e infilarsi in mezzo ai vari gruppetti che andavano a completare la gara,
cosi i volenterosi carabinieri decidevano di entrare in contromano in una leggera discesa con svolta a sinistra proprio dietro la curva per ristabilire l ordine e garantire la sicurezza rischiando di falciare un gruppetto di 10/15 corridori.
ma anche questa volta la fortuna ci ha assistito
forse proprio per questo all'ingresso in città siamo stati accolti da un caloroso boato fatto di insulti e sputi.
un compagno di gara (romano) mi ha suggerito "se fori, non te fermà"
105° km la gara è finita, finalmente posso fermarmi ed essere contento di non essermi fatto male, in effetti indossavo la maglia della manifestazione, a garanzia della mia incolumità.
la sto aspettando da mesi, finalmente la possibilità di pedalare nella storia, nella città più bella del mondo.
iscrizione da 75 con l'obbligo di comprare ed indossare la maglia dell evento per ragioni di sicurezza
ma la settimana prima dell'evento una mail dell'organizzazione ci avvisa che per ragioni di sicurezza il percorso lungo è cancellato,
ma grazie al profuso impegno dell organizzazione assicureranno strade chiuse per il percorso classico da 105 km.
incredulo, ingoio il boccone (mi ero iscritto per il lungo, non tanto per la prestazione in se ma per la bellezza del percorso) e parto in direzione Roma
Arrivati sabato al Circo Massimo tutto si è presentato ben organizzato come nei grandi eventi e niente avrebbe fatto presagire quello è successo il giorno dopo.
Domenica 13 giorno dell evento, ore 7.00 , griglia di partenza in Via dei Fori Imperiali.
le griglie sono identificate con dei cartelli posti ai lati della strada indicanti i range dei pettorali, ma nessuna transenna o nastro separa una griglia dall' altra...risultato?
davanti a me (pettorale dal 3500) avevo qualsiasi numero, nessuno tranne pochi, ha rispettato la griglia;purtroppo il commento più sentito è stato "ma si tanto non ci vede nessuno, infiliamoci qua".
ma non importa, voglio godermi la bella giornata di sole,la mia gara e la città
al via, grazie alla larghezza delle strade storiche, l andatura è subito buona e pochi i rallentamenti ma subito la prima sorpresa della giornata...
a causa del traffico automobilistico elevato (già alle 8 del mattino) l'intrepida vigilessa aiutata dallo svogliato poliziotto decide con fermezza di fermare il flusso per agevolare il passaggio
decisione giusta ma flusso sbagliato...la decisa vigilessa ha fermato il gruppo di ciclisti proveniente da un bel vialone da 40km/h che, dopo una leggera svolta a sinistra, ha trovato un muro di altrettanti ciclisti fermi ad aspettare il secondo via.
risultato?
bhe potete immaginare le cadute , fortunantamente non gravi. penso ad un errore umano, in fin dei conti sbagliare è lecito.....
dopo il secondo via la gara prende forma, ci allontaniamo dal centro e ci dirigiamo verso l appia nuova, strada molto veloce ricca di sali e scendi direzione castel Gandolfo
paesaggio strepitoso, strade abbastanza brutte (buche e salti di asfalto); molto belle e padalabili le salite, tecniche le discese.
i primi 70 km scorrono veloci, non mi sono fermato ai ristori quindi non posso raccontarvi nulla di questo aspetto
intorno al 90° km rientriamo verso la città e la seconda sorpresa è in agguato.
i poveri automobilisti ormai stanchi di tutte queste strade chiuse....(la gara si è svolta praticamente fuori roma) decidono di sfondare le "barriere" e infilarsi in mezzo ai vari gruppetti che andavano a completare la gara,
cosi i volenterosi carabinieri decidevano di entrare in contromano in una leggera discesa con svolta a sinistra proprio dietro la curva per ristabilire l ordine e garantire la sicurezza rischiando di falciare un gruppetto di 10/15 corridori.
ma anche questa volta la fortuna ci ha assistito
forse proprio per questo all'ingresso in città siamo stati accolti da un caloroso boato fatto di insulti e sputi.
un compagno di gara (romano) mi ha suggerito "se fori, non te fermà"
105° km la gara è finita, finalmente posso fermarmi ed essere contento di non essermi fatto male, in effetti indossavo la maglia della manifestazione, a garanzia della mia incolumità.