Categoria per i giovani amatori

1 Giugno 2012
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Trek madone
quello che voglio dire e' che il ciclismo amatoriale dovrebbe essere piu aperto anche ai giovani.
Se uno vuole fare l'amatore gia' a 18 anni avra' delle ragioni per farlo....ma leggendo nel forum tutti pensano che devi fare per forza juniores a 18 anni.....mha

Infatti hai ragione.

Lo so, che l'ideale sarebbe correre nelle categorie giovanili, ma non sempre è possibile. Sopratutto per il tipo di impegno che richiede tale attività.

per fare un parallelo c'è chi gioca a calcio negli juniores e chi va a fare la partitella di calcetto al torneo estivo o all'oratorio.
 
1 Giugno 2012
289
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Trek madone
Purtroppo mi rendo conto che è la realtà dei fatti ad impedire una nutrita categoria di giovani tra gli amatori.

Forse ragiono male, però a me sembra che la FCI sia un po' miope.
Ad esempio la categoria amatoriale per i ragazzi di 17-18 anni è la "junior sport". Bene basterebbe dare a questi giovani tesserati la possibilità di poter partecipare almeno alle gare regionali juniores in modo indipendente.

Si darebbe a questi ragazzi una facile e semplice possibilità a questi ragazzi di provare a gareggiare con i loro coetanei nella categoria agonistica federale, di provare cosa vuol dire "correre".
successivamente sarebbero liberi di scegliere se continuare a gareggiare tra gli amatori o tesserarsi per una vera squadra di juniores e avere la possibilità di partecipare atutte le gare del calendario, nazionali, internazionali ecc ecc..
 

lucianogiuseppe

Apprendista Cronoman
16 Maggio 2011
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pavia
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Pinarello Dogma, Trek Domane
Volevo dire che il Ciclismo giovanile, anche se negli Amatori, necessita di allenamenti e sacrifici, perchè altrimenti perdi le ruote del gruppo. Ma se ciò è giusto negli allievi o juniores, non ne vedo la necessità negli Amatori. Certo la passione trasforma i sacrifici in gioia di fare, però il ragazzo che smette di "giocare" per fare l'Amatore, perde di vista il "bambino" che ancora alberga in lui e non lo ritroverà più.
 

geppe

Pignone
16 Agosto 2008
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pinarello
io ho 19 anni emi è sempre piaciuto il ciclismo, ma non ho mai voluto correre dopo tutte le spinte di persone che volevano mandarmi in FCI... ma il motivo è chiaro: MANCANZA DI VOGLIA + SCUOLA... ok io sarò un caso fuori dal normale ma è così. Sono nel mondo del ciclismo da quasi 11 anni; prima seguivo mio fratello anche lui negli amatori, poi sono entrato in una squadra dove facevo cicloturismo e aiutavo nelle agonistiche ed ora sono giudice di gara negli amatori.
Ora dico: io ho voluto provare a fare un'agonistica amatoriale, non ce l'ho fatta ad arrivare perchè ero poco allenato e la media era alta... però ora che sono dentro al comitato vi posso dire che i giovani saranno sempre meno man mano che si va avanti. il punto primo è come dicono certi di voi, che se non corri in FCI se uno sfigato, ma perchè sono gli adulti che lo dicono e allora loro ci vanno dietro... io credo proprio che se uno per vari motivi personali, scolastici ed economici può fare benissimo le gare amatoriali e magari RIPOPOLARE le categorie dei debuttanti e cadetti.
 

lucianogiuseppe

Apprendista Cronoman
16 Maggio 2011
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Pinarello Dogma, Trek Domane
Il Ciclismo una volta era molto popolare ed anche se al limite delle preferenze femminili, il Ciclismo giovanile veniva parzialmente accettato dalle ragazzine (che poi è quello che conta a quell'età)....oggi se a 15/18 anni corri in bici da Amatore, sei OUT!
Nulla toglie che si può essere amico coi tuoi pari e coi molti Amatori che affollano gli allenamenti e le Gare, ma per un ragazzo di quell'età, ne vale la pena?
 

luca94

Pedivella
14 Settembre 2011
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san michele di serino(AV)
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wilier escape
Purtroppo mi rendo conto che è la realtà dei fatti ad impedire una nutrita categoria di giovani tra gli amatori.

Forse ragiono male, però a me sembra che la FCI sia un po' miope.
Ad esempio la categoria amatoriale per i ragazzi di 17-18 anni è la "junior sport". Bene basterebbe dare a questi giovani tesserati la possibilità di poter partecipare almeno alle gare regionali juniores in modo indipendente.

Si darebbe a questi ragazzi una facile e semplice possibilità a questi ragazzi di provare a gareggiare con i loro coetanei nella categoria agonistica federale, di provare cosa vuol dire "correre".
successivamente sarebbero liberi di scegliere se continuare a gareggiare tra gli amatori o tesserarsi per una vera squadra di juniores e avere la possibilità di partecipare atutte le gare del calendario, nazionali, internazionali ecc ecc..

condivido in pieno o-o
 

luca94

Pedivella
14 Settembre 2011
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san michele di serino(AV)
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wilier escape
Chi va in bici, è sempre un benemerito, ma al giorno d'oggi un ragazzo che corre da Amatore è visto come...un diverso, perchè o fai la FCI o fai altro, solo dopo i 25 anni puoi fare l'amatore. Non lo dico, lo dicono gli stessi giovani ed infatti partono solo in 5 o 6....
Diverso è partecipare a Cicloturistiche, o a giri con amici, ma un ragazzo che corre con gli Amatori, che deve fare sacrifici per correre coi Supergentleman, mi sembra sbagliato. Se gli mancano le doti per gareggiare nella FCI, vada in bici per diletto e faccia il ragazzo: vada in discoteca, in piscina, nelle grandi compagnie al mare; faccia le sue esperienze amorose e si diverta; i divertimenti persi non tornano più ed è meglio vivere di ricordi che di rimpianti. Per fare l'Amatore avrà tempo nei successivi 50 anni o-o
non sono d'accordo su questo che dici...se un ragazzo si allena e diventa forte nel mondo amatoriale perchè non potrebbe essere notato dalla FCI??? io lo faccio perchè mi piace, è la mia passione, poi confrontandomi con me stesso e gli altri è naturale che nasce sempre un pò di agonismo e di competizione ed è questa voglia che mi aiuta a migliorare anche sacrificando piccole cose
 

luca94

Pedivella
14 Settembre 2011
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san michele di serino(AV)
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wilier escape
il problema e' che la maggior parte dei ragazzi che non riesce piu a fare juniores smette

non credo di smettere anche perchè ad entrare nei juniores non c'ho provato fino in fondo per vari motivi: prima di tutto la distanza, poi il sacrificio dello studio ed altro ancora, però in cuor mio spero sempre un giorno di entrarci anche se è solo un sogno
 

Fleappo

Passista
9 Maggio 2011
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Carrara, dove la montagna incontra il mare.
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Top Lite Roubaix a riparare-----Viner Bulldozer 63
Se venissero a correre , sarebbero considerati.
Anzi secondo me , sono già troppo considerati , nel senso che c'è gente di 40/48 che pur arrivando nelle prime posizioni assolute , in categoria , le premiazioni avvengono cosi' , non prende niente , perchè è la categoria più rappresentata e forte. Invece in quella che indichi tu , normalmente 19/27 anni , prendono sempre il riconoscimento , anche se molti , tanto per dire , arrivano in fondo alla classifica e sono premiati.

No guarda, già noi giovani(mi ritengo tale per almeno altri 4-5 anni :asd: ) siamo in pochi nelle GF, ma ti assicuro che almeno la metà degli iscritti ha fatto juniores o addirittura dilettanti. La verità è che nel mondo amatoriale ci finiscono tutti questi ragazzi che potrebbero competere con chiunque perchè oggettivamente più preparati e quindi oggettivamente certe gare sono troppo sbilanciate.
Poi scusami, ma io per prendere l'unico premio che ho guadagnato ho dovuto sudare e farmi il mazzo, e non sono stato ne aiutato ne agevolato!o-o

io ho iniziato a correre negli amatori a 16 anni, ora ne ho 45, all'epoca i debuttanti erano comunque una categoria con una sua dignità, mi ricordo di aver fatto gli italiani a Laigueglia con altri 50 corridori circa ed una mese dopo gli europei con altrettanti partenti. Oggi vedo che nella partenza under 39 fanno fatica a raggiungere le 40 unità, c'è ormai un enorme sbilanciamento delle categorie.

Ierisera alla notturna a Marina di Carrara eravamo in 60 partenti tra A1 e A2, ma all'arrivo saranno stati tipo 40...Molta gente che si ritirava appena perdeva le ruote del gruppo, andavano come dei dannati diavoli! Come può un ragazzo che non ha mai fatto agonismo fare gare come quelle?Già tanto se arriva assieme al gruppo al traguardo...
 

vecchie glorie

Cronoman
18 Gennaio 2009
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questa discussione la trovo molto interessante perche' e' un problema molto interessante dai vari punti di sviluppo per capire il perche', il come molti ragazzi non continuano o smettono, semplicemente perche fare gli amatori siano out.
io ho fatto tutte le categorie agonistiche fci e poi ho fatto amatore e da quest'anno faccio il ds tesserato fci.
i punti sono tanti cerco di essere un po preciso toccando vari aspetti, ragazzi che corrono sono tanti ,per una societa di ciclismo e con la crisi che c'e 'adesso trovare fondi e molto difficile,allora le societa selezionano i giovani e pultroppo molti restano a piedi o durante l anno capiscono che non e il loro sport.ciclismo= impegno ,sacrificio,ecc ecc. i giovani di oggi dove il lusso e il divertimento e' di casa ,e' un po difficile,salvo poi arrivare nelle gare che ti bastonano,perche magari altri sono abituati a fare sacrificii.
il discorso tesseramento il ragazzo deve essere tesserato ad una societa sia per discorso assicurativo,sia perche e obbligatorio fare visita medica,sia perche negli allenamenti e' opportuno essere seguito, istruito di come ci si allena, di come si corre da persone formate dai corsi fci per ds,cose che negli amatori non ci sono ,in quanto danno per scontato queste cose ( dal mio punto di vista molto sbagliato perche c'e gente che a 50 anni non sa andare in bici).nelle gare fci agonistiche prima di ogni gara c'e una riunione dove viene spiegato molte cose e tu come ds devi apprendere e comunicare ai ragazzi( punti pericolosi,inizio fine rifornimento ,cambio ruote ,ecc,ecc).la categoria amatoriale dovrebbe rinnovarsi ,ma evidentemente diciamo questi vekkietti seduti a dirigere i vari enti non hanno voglia di fare niente,l importante e aumentare le tessere e i vari approvigionamenti.
poi ci sono regioni dove si trovano gare ogni domenica e altre regioni dove come letto sopra non ci sono gare e quindi ti devi imbarcare km per correre,anche questo un' altro punto da risolvere.ma come detto ci vorrebbe una conferenza per tutti i problemi e risolverli,cosa che non aspetta a noi.........
 

(Ale74)

Maglia Amarillo
17 Agosto 2010
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Qua
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sì -il carbonio è tornato ed è pure andato... ora rimetto in pista l'alluminio....
.......
Poi scusami, ma io per prendere l'unico premio che ho guadagnato ho dovuto sudare e farmi il mazzo, e non sono stato ne aiutato ne agevolato!o-o
.....

In alcune gare mi è capitato di vedere premiati dei cadetti/junior arrivati molto indietro.
Questa primavera, in una gara, io sono arrivato undicesimo di categoria e 3 cadetti/junior, arrivati nel gruppo dietro di me di quasi due minuti, sono stati premiati.
Evidentemente dipende anche dalla zona geografica.

.....
poi ci sono regioni dove si trovano gare ogni domenica e altre regioni dove come letto sopra non ci sono gare e quindi ti devi imbarcare km per correre,anche questo un' altro punto da risolvere.
.........

Oppure ci sono domeniche dove ti trovi 3 o 4 corse (belline pure) nel raggio di 50 chilometri.......
 

berry14

Pignone
1 Agosto 2011
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Giant
Ierisera alla notturna a Marina di Carrara eravamo in 60 partenti tra A1 e A2, ma all'arrivo saranno stati tipo 40...Molta gente che si ritirava appena perdeva le ruote del gruppo, andavano come dei dannati diavoli! Come può un ragazzo che non ha mai fatto agonismo fare gare come quelle?Già tanto se arriva assieme al gruppo al traguardo...

ma qualcuno magari vorrebbe anche solo fare 10/20 km per gareggiare, non e' detto che si fa ciclismo amatoriale per vincere
 

Fleappo

Passista
9 Maggio 2011
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Carrara, dove la montagna incontra il mare.
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In alcune gare mi è capitato di vedere premiati dei cadetti/junior arrivati molto indietro.
Questa primavera, in una gara, io sono arrivato undicesimo di categoria e 3 cadetti/junior, arrivati nel gruppo dietro di me di quasi due minuti, sono stati premiati.
Evidentemente dipende anche dalla zona geografica.

Si è vero, però questo quando si parte tutti insieme e quando una categoria scarseggia di numero.o-o
 

Fleappo

Passista
9 Maggio 2011
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Top Lite Roubaix a riparare-----Viner Bulldozer 63
ma qualcuno magari vorrebbe anche solo fare 10/20 km per gareggiare, non e' detto che si fa ciclismo amatoriale per vincere

Assolutamente, io sono arrivato ultimo, ma anche se ero da solo ho continuato : alla fine è stato un allenamento bello intenso.o-o
Io volevo sottolineare solo lo squilibrio quasi mostruoso in questo tipo di gare nella mia categoria.o-o
 
1 Giugno 2012
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questa discussione la trovo molto interessante perche' e' un problema molto interessante dai vari punti di sviluppo per capire il perche', il come molti ragazzi non continuano o smettono, semplicemente perche fare gli amatori siano out.
io ho fatto tutte le categorie agonistiche fci e poi ho fatto amatore e da quest'anno faccio il ds tesserato fci.
i punti sono tanti cerco di essere un po preciso toccando vari aspetti, ragazzi che corrono sono tanti ,per una societa di ciclismo e con la crisi che c'e 'adesso trovare fondi e molto difficile,allora le societa selezionano i giovani e pultroppo molti restano a piedi o durante l anno capiscono che non e il loro sport.ciclismo= impegno ,sacrificio,ecc ecc. i giovani di oggi dove il lusso e il divertimento e' di casa ,e' un po difficile,salvo poi arrivare nelle gare che ti bastonano,perche magari altri sono abituati a fare sacrificii.
il discorso tesseramento il ragazzo deve essere tesserato ad una societa sia per discorso assicurativo,sia perche e obbligatorio fare visita medica,sia perche negli allenamenti e' opportuno essere seguito, istruito di come ci si allena, di come si corre da persone formate dai corsi fci per ds,cose che negli amatori non ci sono ,in quanto danno per scontato queste cose ( dal mio punto di vista molto sbagliato perche c'e gente che a 50 anni non sa andare in bici).nelle gare fci agonistiche prima di ogni gara c'e una riunione dove viene spiegato molte cose e tu come ds devi apprendere e comunicare ai ragazzi( punti pericolosi,inizio fine rifornimento ,cambio ruote ,ecc,ecc).la categoria amatoriale dovrebbe rinnovarsi ,ma evidentemente diciamo questi vekkietti seduti a dirigere i vari enti non hanno voglia di fare niente,l importante e aumentare le tessere e i vari approvigionamenti.
poi ci sono regioni dove si trovano gare ogni domenica e altre regioni dove come letto sopra non ci sono gare e quindi ti devi imbarcare km per correre,anche questo un' altro punto da risolvere.ma come detto ci vorrebbe una conferenza per tutti i problemi e risolverli,cosa che non aspetta a noi.........


Io, inerente in parte a questo argomento ho aperto un'altra discussione con alcune considerazioni

[url]http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=144937[/URL]
 

somaro

Apprendista Velocista
Purtroppo mi rendo conto che è la realtà dei fatti ad impedire una nutrita categoria di giovani tra gli amatori.

Forse ragiono male, però a me sembra che la FCI sia un po' miope.
Ad esempio la categoria amatoriale per i ragazzi di 17-18 anni è la "junior sport". Bene basterebbe dare a questi giovani tesserati la possibilità di poter partecipare almeno alle gare regionali juniores in modo indipendente.

Si darebbe a questi ragazzi una facile e semplice possibilità a questi ragazzi di provare a gareggiare con i loro coetanei nella categoria agonistica federale, di provare cosa vuol dire "correre".
successivamente sarebbero liberi di scegliere se continuare a gareggiare tra gli amatori o tesserarsi per una vera squadra di juniores e avere la possibilità di partecipare atutte le gare del calendario, nazionali, internazionali ecc ecc..
Fino a metà degli anni 90 l'amatore FCI poteva correre le gare agonistiche, a qualsiasi età, ricordo un quarantenne che partecipava alle gare dilettantistiche in provincia di BG. Poi iniziarono a limitare la partecipazione alle gare della sola regione di appartenenza, infine chiusero totalmente la porta.
Io iniziai a correre nel 1994, a 20 anni. Troppo tardi per entrare in una squadra agonistica, quindi entrai come amatore. Provai a disputare una gara degli allora "dilettanti di 2a serie", a momenti mi piazzavo. Disputai anche altre gare, un paio di squadre mi avevano già opzionato per l'anno successivo, ma per vari motivi non riuscirono a proseguire l'attività e restai amatore anche nel 1995, anno durante il quale disputai tutta la stagione correndo tra i dilettanti, cogliendo anche qualche piazzamento, con il solo veto di partecipazione alle gare internazionali. E poi finalmente l'anno successivo riuscii ad essere tesserato a tutti gli effetti come Under 23 (perchè dal 1996 la suddivisione da meritoria in Dilettanti di 1a e 2a serie passò ad anagrafica in Elite e Under 23).
Allora esistevano squadre dilettantistiche simili ai team amatoriali attrezzati di oggi, ora invece dagli juniores in avanti sono tutti professionisti, e non è ammessa l'intrusione di altri, ai tempi nella maggior parte dei casi bastava una telefonata agli organizzatori per iscriversi alla gara, oggi occorrono formulari, bollettini d'ingaggio ed altre pratiche che solo una squadra organizzata può permettersi.
La soluzione al problema dell'"età di mezzo" tra termine delle categorie giovanili e inizio delle categorie amatoriali più consistenti sarebbe il ritorno al passato, in modo che un giovane a seconda delle condizioni del momento possa autonomamente decidere dove correre. Mi rendo conto che per uno studente (visto che oggigiorno l'ingresso nel mondo del lavoro è sempre più posticipato) sia impossibile seguire una squadra agonistica per tutta la stagione, mentre se potesse farlo solo nei periodi liberi potrebbe capire di che pasta è fatto e se valga la pena di tentare la carriera sportiva, rallentando o posticipando quella scolastica, o addirittura portando avanti in parallelo le due attività, dedicandosi a quella sportiva solo per una parte della stagione, cosa fattibile con un fisico giovane capace di entrare in forma in breve tempo. Se poi scopre di essere un campione, tanto vale che giochi le sue carte, senza montarsi la testa e cercando di prepararsi un futuro post-agonistico.
 
1 Giugno 2012
289
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Trek madone
Fino a metà degli anni 90 l'amatore FCI poteva correre le gare agonistiche, a qualsiasi età, ricordo un quarantenne che partecipava alle gare dilettantistiche in provincia di BG. Poi iniziarono a limitare la partecipazione alle gare della sola regione di appartenenza, infine chiusero totalmente la porta.
Io iniziai a correre nel 1994, a 20 anni. Troppo tardi per entrare in una squadra agonistica, quindi entrai come amatore. Provai a disputare una gara degli allora "dilettanti di 2a serie", a momenti mi piazzavo. Disputai anche altre gare, un paio di squadre mi avevano già opzionato per l'anno successivo, ma per vari motivi non riuscirono a proseguire l'attività e restai amatore anche nel 1995, anno durante il quale disputai tutta la stagione correndo tra i dilettanti, cogliendo anche qualche piazzamento, con il solo veto di partecipazione alle gare internazionali. E poi finalmente l'anno successivo riuscii ad essere tesserato a tutti gli effetti come Under 23 (perchè dal 1996 la suddivisione da meritoria in Dilettanti di 1a e 2a serie passò ad anagrafica in Elite e Under 23).
Allora esistevano squadre dilettantistiche simili ai team amatoriali attrezzati di oggi, ora invece dagli juniores in avanti sono tutti professionisti, e non è ammessa l'intrusione di altri, ai tempi nella maggior parte dei casi bastava una telefonata agli organizzatori per iscriversi alla gara, oggi occorrono formulari, bollettini d'ingaggio ed altre pratiche che solo una squadra organizzata può permettersi.
La soluzione al problema dell'"età di mezzo" tra termine delle categorie giovanili e inizio delle categorie amatoriali più consistenti sarebbe il ritorno al passato, in modo che un giovane a seconda delle condizioni del momento possa autonomamente decidere dove correre. Mi rendo conto che soprattutto per uno studente sia impossibile seguire una squadra agonistica per tutta la stagione, mentre se potesse farlo solo nei periodi liberi potrebbe capire di che pasta è fatto e se valga la pena di tentare la carriera sportiva, rallentando o posticipando quella scolastica, o addirittura portando avanti in parallelo le due attività, dedicandosi a quella sportiva solo per una parte della stagione, cosa fattibile con un fisico giovane capace di entrare in forma in breve tempo.

Sì, lo so che funzionava così ed era meglio.

Sia per i ventenni sia per i trentenni che pedalano ancora forte