In provincia di Padova: esclusa la partecipazione alla gara in circuito.

Proprio così: http://www.ciclocolor.com/2014/02/2014-03-08-acsi-strada-gp-mobiltre.html?m=1
La manifestazione ciclistica prevista per l'8 marzo (fatalità!) a Due Carrare, in provincia di Padova, non ammette la partecipazione femminile. L'organizzazione, contattata da un'aspirante concorrente, avrebbe affermato che le cicliste sarebbero, infatti, fonte di pericolo. Faccio presente, ma è certamente superfluo, che le donne, in questo tipo di gare, corrono con uomini che arrivano a 75 anni.
Una simile iniziativa meriterebbe di venire boicottata da tutti i ciclisti.

La partecipazione femminile alle gare in circuito è una questione da sempre molto discussa, ne sono consapevole; in provincia di Padova, di solito, le donne corrono e vengono anche premiate, sebbene, spesso, con un monte premi ridotto rispetto a quello maschile (parliamo, nella maggior parte dei casi, di buste della spesa del valore di 10 euro l'una). Se il problema fosse soltanto economico, basterebbe lmitare la premiazione alla prima o alle prime due (nel caso di partecipazione di più di due concorrenti). In ogni caso, una donna che corre porta con sé, quasi sempre, un altro ciclista o della stessa squadra o comunque a lei legato da ragioni affettive o amicali. Da un punto di vista meramente economico, una ciclista vale pertanto più di una quota di iscrizione. Se poi gli organizzatori capissero che il ciclismo femminile è un fenomeno in crescita, che si tradurrà in un incremento dei guadagni, non opererebbero delle scelte autolesioniste come quella di soffocare un movimento che va sostenuto e incoraggiato.
Si può discutere, sono d'accordo, sulla sgradevolezza di far correre le donne con i supergentelman: un'accoppiata che credo possa apparire umiliante per gli uni e per gli altri; chiudere le competizioni in circuito alle donne, però, non è certo la soluzione.

micky ha scritto:

Per chi non lo sapesse, c'è stata brutta caduta nella gara incriminata proprio nei Super in volata; hanno dovuto chiamare l'elicottero.

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Caspita, che brutta faccenda. La situazione è così pesante che ogni commento sarebbe fuori luogo. Spero solo che i ciclisti coinvolti si riprendano quanto prima.