[ ciclopippa inside ] col 34x29 si va dappertutto......

never give up!

max_good
9 Gennaio 2010
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Piacenza
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krypton xroad - 0 slr
No, no, un momento, andiamoci piano :mrgreen:, sono assolutamente una ciofeca, non certo una scalatrice, parlavo di salite collinari, salitelle brevi, non certo 15km di montagna al 7-8% ininterrotto!

Intendevo appunto qualche strappo (1-2km) al 7% col 50-30 (cassetta 12-30 shimano), mentre invece effettivamente le salite fino al 6% max le faccio sempre con il 50-27/30.

Mi piace la cassetta 12-30 perché ha relativamente pochi salti e la gradazione finale 24-27-30 "me gusta"... :mrgreen:.

Metto sempre il 34 solo quando so che andrò a superare il 7%, ma cerco di restare sul 27 fino all'10%.... poi è giocoforza mettere il pignone da 30, ma su salite "umane" (ossia max 11% per me) preferisco tenerlo come scorta.

Ciò che noto personalmente, cmq, è un allenamento per me soddisfacente sulle salite fino al 8%, mentre dal 9% in poi, di colpo la fatica raddoppia e crollo di brutto, magari è un fatto soggettivo, per me c'è molta differenza tra salite medie e salite molto ripide... :wacko:

;nonzo% ogni quanto cambi la catena? questi incroci sono assolutamente da evitare...
 

kappa2

Pignone
12 Marzo 2013
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Triban3
Grazie delle info..
Se non ho calcolato male mi risulta che il 34x29 sia leggermente più leggero del 30x25.
Quindi chi non ha la tripla ha a disposizione un rapporto più leggero volendo, o forse non ci ho capito nulla?
 

Toledo

Apprendista Velocista
21 Febbraio 2013
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Ibis Mojo SL-R & Wilier 101 AIR
guarda, io faccio circa 4/4500 km all'anno e pochissima salita, però col 34-29 ho fatto il fedaia.......certo, non l'ho fatta come nibali, mi sono fermato un paio di volte, ma sono arrivato in cima........volere e potere, se dopo un anno di bdc non riesci a fare qualche km al 7% col 34-29 allora vuol dire che non hai voglia di allenarti un pochino!!! e se non fai girare la gambina potrai anche invertire e montare un 29 davanti e un 34 detro ma farai sempre una fatica da bestia!!!!!!!!

Assolutamente d'accordo con te... Se non pedali non vai da nessuna parte, nemmeno con un 22-36.

Io con neanche 1000 km. nelle gambe ho provato a fare l'Agnello... A piedi avrei fatto molto (MOLTO) prima.
 

mach1

Passista
4 Marzo 2010
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hai colto in pieno il senso del mio intervento o-o !!! la bdc noin è una mtb, o ti alleni e sali col 34/29 oppure cerchi salite più semplici!!!!!!!!!


dai non dire così.......la bdc è sacrificio, per fare una salita di qualche km al 7% serve solo un minimo di allenamento.........se non c'è la fai allora vuol dire che non hai abbastanza allenamento e quindi non hai voglia di allenarti e a quel punti sali con una bici elettrica............

il che può essere anche vero, anzi lo è sicuramente: non sono certo qui a dire che la bici dovrebbe pedalare per me, altrimenti mi prendevo una moto.
Però l'anno che mi ero messo sotto bene sono arrivato anche a chiudere un giro tra i 50 e 60 km di lunghezza ( non ricordo il chilometraggio giusto ) sopra i 30 di media ( tipo 30.8 ) da solo e con semafori, rotonde e incroci di mezzo il che, in base a quello che si dice qui, non è una roba proprio da scartare per un semplice pedalatore che non ha ambizioni di fare gare o altro ( e che quindi se ne frega di quanto tempo fa su una salita ma gli frega di arrivarci in cima, almeno per il mio modo di concepire la cosa ). Però quello stesso anno appena beccavo una salita mi piantavo comunque. Su un 6km al 7% ( che è una salita che ho preso come riferimento e che conosco benissimo perchè è in una zona dove sono sempre andato in villeggiatura ) ci sputavo l'anima ( media di circa 11 km/h sulla salita ) , altro che andarci con la corona grossa. L'unica forse era fare tanta salita ma di casa sto a 50 km dalla prima salita definibile come tale il che mi impedisce di andarci a fare "allenamento", al massimo ci posso fare il giro del weekend. Poi sono il primo a dirlo, non mi alleno abbastanza. Sicuramente. Mi piace andare in bici ma la bici non è la mia vita. Ho tanti interessi e il tempo lo distribuisco equamente tra essi. Poi purtroppo allenamento da me significa fare sempre la stessa strada perchè a Milano sud o vai sui navigli o finisci sulle arterie di traffico che portano ai paesi e città dell'hinterland con fascino pari allo zero e con macchine che ti sfrecciano a 100 kmh, il che dopo un po' fa venire a noia la bici stessa. In pratica è un po' come se uno di Aosta volesse allenarsi per fare le regate.

Sta di fatto che ieri, con tutta una serie di condizioni al contorno sfavorevoli ( bici più pesante e meno prestante, meno allenamento nelle gambe, zaino pieno in spalla ) sono riuscito a fare una cosa comunque con le mie gambe che non ritenevo nemmeno possibile, ergo mi sono sorti dei dubbi e mi sono posto semplicemente la domanda "ma non sarà che sta cosa del 34x29 che si sente sempre dire è un po' una leggenda metropolitana?

ovvio che uno dei prossimi obiettivi per prendere un po' di esperienza con la nuova bici ( che mi ha sorpreso sotto molti aspetti, per esempio nel vallonato va meglio della bici da corsa, le ruote pesanti e grosse acquistano un inerzia durante le discese che ti fa da volano per chilometri, non credevo! e poi i freni a disco idraulici, dopo averli provati non mi dispiacerebbe averli sulla bdc, mi domando se non sarebbe possibile eventualmente fare dei freni classici ma idraulici, è uno spettacolo frenare con così poco sforzo) sarà proprio quella salita menzionata poc'anzi e vedrò come, in che modo e in che stato arriverò su.
 
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4x16

Maglia Iridata
21 Marzo 2010
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Rovigo
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il che può essere anche vero, anzi lo è sicuramente: non sono certo qui a dire che la bici dovrebbe pedalare per me, altrimenti mi prendevo una moto.
Però l'anno che mi ero messo sotto bene sono arrivato anche a chiudere un giro tra i 50 e 60 km di lunghezza ( non ricordo il chilometraggio giusto ) sopra i 30 di media ( tipo 30.8 ) da solo e con semafori, rotonde e incroci di mezzo il che, in base a quello che si dice qui, non è una roba proprio da scartare per un semplice pedalatore che non ha ambizioni di fare gare o altro ( e che quindi se ne frega di quanto tempo fa su una salita ma gli frega di arrivarci in cima, almeno per il mio modo di concepire la cosa ). Però quello stesso anno appena beccavo una salita mi piantavo comunque. Su un 6km al 7% ( che è una salita che ho preso come riferimento e che conosco benissimo perchè è in una zona dove sono sempre andato in villeggiatura ) ci sputavo l'anima ( media di circa 11 km/h sulla salita ) , altro che andarci con la corona grossa. L'unica forse era fare tanta salita ma di casa sto a 50 km dalla prima salita definibile come tale il che mi impedisce di andarci a fare "allenamento", al massimo ci posso fare il giro del weekend. Poi sono il primo a dirlo, non mi alleno abbastanza. Sicuramente. Mi piace andare in bici ma la bici non è la mia vita. Ho tanti interessi e il tempo lo distribuisco equamente tra essi. Poi purtroppo allenamento da me significa fare sempre la stessa strada perchè a Milano sud o vai sui navigli o finisci sulle arterie di traffico che portano ai paesi e città dell'hinterland con fascino pari allo zero e con macchine che ti sfrecciano a 100 kmh, il che dopo un po' fa venire a noia la bici stessa. In pratica è un po' come se uno di Aosta volesse allenarsi per fare le regate.

Sta di fatto che ieri, con tutta una serie di condizioni al contorno sfavorevoli ( bici più pesante e meno prestante, meno allenamento nelle gambe, zaino pieno in spalla ) sono riuscito a fare una cosa comunque con le mie gambe che non ritenevo nemmeno possibile, ergo mi sono sorti dei dubbi e mi sono posto semplicemente la domanda "ma non sarà che sta cosa del 34x29 è un po' una leggenda metropolitana?

ovvio che uno dei prossimi obiettivi per prendere un po' di esperienza con la nuova bici ( che mi ha sorpreso sotto molti aspetti, per esempio nel vallonato va meglio della bici da corsa, le ruote pesanti e grosse acquistano un inerzia durante le discese che ti fa da volano per chilometri, non credevo! ) sarà proprio quella salita menzionata poc'anzi e vedrò come, in che modo e in che stato arriverò su.
dipende da quante volte a settimana fai quei 50 60 km alla media superiore ai 30 (che poi la media dice poco, puoi andare forte per tutto il giro, ti becchi gli ultimi 10km di vento forte contro ed ecco che la tua media va a farsi friggere) anche io la prima salita l'ho a 45 km da casa mia, solo cerco di uscire con costanza e appena posso vado a farmi qualche salita sui colli euganei o dalle parti di imola e faenza!!

con questo ribadisco che volere è potere, conosco gente ben più panzuta di me che in salita mi svernicia.......anzichè aumentare i denti al posteriore bisogna aumentare l'allenamento e allora con un 34-29 si andrà ovunque, anche sullo zoncolan!!!!!!!!! e se non si ha voglia o tempo (più la voglia, il non avere tempo è una scusa.....e mi ci metto di mezzo anche io, se non ho voglia di uscire cerco di darmi giustificazioni astruse......quando basterebbe ammettere che non si ha voglia di uscire....) non ci sono denti che tengano, non si andrà su punto!!!!!

comunque anche per me non c'è solo la bdc, ma c'è il lavoro la casa, la famiglia, gli amici ecc ecc però il tempo per uscire e fare delle uscite profique si trova sempre o quasi!!!
 

MrSpock

Velocista
18 Settembre 2008
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NCC-1701
lo sento ripetere sempre. Lo ripetono tutti.
Ma allora mi spiegate come mai io che ho un 34x29 non riesco ad andare su salite lunghe regolari sopra il 7-8% senza morirci

Falso, io sono di quelli che non lo dice :mrgreen:

Non esiste un rapporto con cui salgono tutti su ogni salita. La scelta del rapporto minimo dipende da vari fattori tra i quali :

1) Peso dell'atleta.
2) Potenza media che l'atleta è in grado di tenere per il tempo T di una salita (e quindi della forza resistente).
3) Pendenza massima delle salite che si vuole affrontare (ed eventuale lunghezza delle rampe se non sono regolari).
4) Lunghezza delle uscite (un conto è fare una salita da freschi, altro conto è farla dopo 3000m di dislivello già percorsi).
5) Attitudine a pedalare a bassa cadenza.

La realtà è che molta gente sceglie i rapporti ad-minchiam basandosi solo sulle mode del momento invece di fare una seria valutazione delle proprie caratteristiche fisiche (peso-resistenza-allenamento-target).

Troverai acciughe con discreta potenza che con un 39x27 salgono anche sullo Zoncolan.
Così come troverai cinghiali dotati di buon allenamento che però per fare salite a doppia cifra di un certo impegno necessitano di 34x29 o 30x28-29.
Così come troverai cinghiali poco allenati che con una MTB e un 22x30 riescono comunque a fare salite con pendenze >20%.

I rapporti dobbiamo sceglierli noi, e non farli scegliere dal mercato o dalla moda e poi cercare di adattarci a forza.

( bici più pesante e meno prestante, meno allenamento nelle gambe, zaino pieno in spalla ) sono riuscito a fare una cosa comunque con le mie gambe che non ritenevo nemmeno possibile

Scordati la "prestanza" della bici. In salita ti ci portano le tue gambe, non la tua bici. Avere anche una zavorra di 3-4 kg può farti al messimo perdere un 3%-4% di tempo sulla prestazione, ma non ti cambia in modo rilevante la farica e il rapporto necessario a salire.

"ma non sarà che sta cosa del 34x29 che si sente sempre dire è un po' una leggenda metropolitana?

Lo è. Ovvero è il classico mito del ciclista medio che "se lui sale con quel rapporto allora tutti possono farlo".

Massimo
 
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MrSpock

Velocista
18 Settembre 2008
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Qualche mese fa, quando avevo solo un paio di mesi di bici nelle gambe, ho fatto questa (3 km, pendenza media 9,6%):

[URL="http://www.salite.ch/11235.asp?mappa"][url]http://www.salite.ch/11235.asp?mappa[/URL][/URL]=

La ho provata prima con un ibrida con il 30-28 e sono salito a 8,4 km/h.

Qualche giorno dopo la ho rifatta con la bici da corsa con il 34-25; è stata un po' più dura, ma ho fatto 10,1 km/h.

Non è certo il rapporto che ti ha fatto salire più veloce.

Massimo
 

MrSpock

Velocista
18 Settembre 2008
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beh visto che bisogna riconoscere i propri limiti, se non c'è la fai con un 34-29 o30 a mantenerti sopra le 50 rpm allora dovrai ammettere che certe salite è meglio evitarle......io non sono un mostro di certo ma se per fare lo zoncolan devo montare una tripla con un 32 dietro allora evito, è una salita fuori dalla mia portata e non vado a snaturare la bdc montantoci un gruppo da mtb.....questo è il mio pensiero, poi ognuno fà ciò che vuole......

Stai ignorando l'attitudine alla pedalata che è una cosa del tutto personale. C'è chi deve pedalare tutte le salite ad alta cadenza e chi invece dà il meglio a cadenze relativamente basse.
Io peso 81 kg e con il 34x28 ho fatto salite di tutti i tipi, dal Colle dell'Agnello al Galibier, dall'Izoard al Fauniera. E per la maggiore le pedalo ben sotto le 50 RPM e riesco a scalarle anche in giri da 4000m di dislivello.

Ma quando non avevo lo stesso allenamento di oggi, le stesse salite le facevo con il 34x29 e ancora prima con la tripla con il 30x28. Non mi sono adattato io ai rapporti, ma ho adattato mano a mano i rapporti a me.

Massimo
 

mach1

Passista
4 Marzo 2010
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Scordati la "prestanza" della bici. In salita ti ci portano le tue gambe, non la tua bici. Avere anche una zavorra di 3-4 kg può farti al messimo perdere un 3%-4% di tempo sulla prestazione, ma non ti cambia in modo rilevante la farica e il rapporto necessario a salire.

appoggio tutto il resto ma, fisica alla mano, mi permetto di raddrizzare il tiro di questa unica affermazione, puramente per amor di precisione. Oltre ad avere 7 kg in più da gestire per una muscolatura che è abituata a gestirne meno, che fisiologicamente è penalizzante, hai anche, per via dell'angolo della salita, una forza di circa 1 kg che agisce in direzione opposta a quella del moto che, ad una velocità diciamo di 7.2 km/h ( sufficientemente realistica e presa per semplificare i calcoli ) su suddetto strappo comporta una perdita di circa 23 watt, necessari unicamente per spostare il peso aggiuntivo.
Ora se assumiamo la potenza espressa da uno medio/scarso sui 230 watt, sempre per comodità, significa investire almeno il 10% del proprio motore ( che non è poco ) solo per spostare il peso in più. Trascurando la perdita di attrito dei ruotoni e l'inerzia delle ruote che sono ulteriore fattore di "dispersione" ma che presumo in quelle condizioni rappresentino ordini di grandezza non molto importanti.

tutto questo non per fare il pedante o il cavilloso: semplicemente a qualcuno che legge può interessare, numeri alla mano, riuscire a quantificare che numeri comportino certi valori.
 

MrSpock

Velocista
18 Settembre 2008
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NCC-1701
appoggio tutto il resto ma, fisica alla mano, mi permetto di raddrizzare il tiro di questa unica affermazione, puramente per amor di precisione. Oltre ad avere 7 kg in più da gestire per una muscolatura che è abituata a gestirne meno, che fisiologicamente è penalizzante, hai anche, per via dell'angolo della salita, una forza di circa 1 kg che agisce in direzione opposta a quella del moto che, ad una velocità diciamo di 7.2 km/h ( sufficientemente realistica e presa per semplificare i calcoli ) su suddetto strappo comporta una perdita di circa 23 watt, necessari unicamente per spostare il peso aggiuntivo.

Premesso che per avere 7kg in più su una bici devi riempire uno zaino di mattoni.

Non voglio tediarti/vi con i calcoli, ma 1 kg in più in salita produce una perdita di prestazione di circa 1% in termini di tempo (o velocità) a parità di potenza prodotta (è una semplificazione, in realtà si va da 0,6%-0,7% a 1,3%-1,4% a seconda dei dati di partenza). Semplificando, se una salita la fai in 60', con 4 kg in più, producendo la stessa potenza, la farai in circa 2' in più.

Tu produrrai la stessa potenza, andrai solo un po' più piano e allungherai la salita di un paio di minuti. A patto di avere ovviamente un rapporto adeguato che non ti costringa a cadenze improponibili (e qui mi riaggancio al discorso del topic che il rapporto va scelto e non subìto).

Trascurando la perdita di attrito dei ruotoni e l'inerzia delle ruote che sono ulteriore fattore di "dispersione" ma che presumo in quelle condizioni rappresentino ordini di grandezza non molto importanti.

L'inerzia delle ruote è uno dei concetti di fisica più citati a sproposito dai ciclisti :mrgreen:

L'inerzia delle ruote ha influenza solo nella fase di accelerazione (in modo negativo) e in fase di decelerazione (in modo positivo). Il contributo complessivo è nullo. Nella fase stazionaria non ha alcun influenza. Peraltro anche nelle fasi di accelerazione/decelerazione l'inerzia delle ruote (che poi è prodotta praticamente solo dalla massa periferica della ruota, ovvero cerchio+copertone+camera) è una frazione trascurabile della inerzia complessiva del sistema ciclista+bici.

Massimo
 
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mach1

Passista
4 Marzo 2010
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Premesso che per avere 7kg in più su una bici devi riempire uno zaino di mattoni.

2 kg solo di sacca idrica + 1 kg di roba varia + 4kg in più di bici rispetto al peso della bici da corsa, quindi 7 kg di più in totale rispetto al peso che avrei dovuto movimentare se avessi usato la bici da corsa ( quindi senza zaino e con un mezzo più leggero ) non 7 kg solo nello zaino altrimenti sarei un contrabbandiere di ferri da stiro . :mrgreen::mrgreen:

Non voglio tediarti/vi con i calcoli, ma 1 kg in più in salita produce una perdita di prestazione di circa 1% in termini di tempo (o velocità) a parità di potenza prodotta (è una semplificazione, in realtà si va da 0,6%-0,7% a 1,3%-1,4% a seconda dei dati di partenza). Semplificando, se una salita la fai in 60', con 4 kg in più, producendo la stessa potenza, la farai in circa 2' in più

è vero che una salita più pendente comporta forze antagoniste maggiori ma velocità minori, e vice versa, il che fa pensare che la potenza dissipata per colpa di quel kg sia più o meno la stessa nelle varie situazioni ma c'è comunque da considerare il motore dell'atleta. dire 1% di prestazione è generico. Se la perdita è di 20w, per me che produco 200W sono il 10% per Pantanti che magari ne produce 600W sono il 3%, quello che per lui può non cambiare nulla per me può fare la differenza tra farcela o meno.

Tu produrrai la stessa potenza, andrai solo un po' più piano e allungherai la salita di un paio di minuti.
visto che stiamo considerando il caso della ciclopippa ( uno superallenato sti problemi nemmeno se li pone ) supponiamo che tu stai salendo "al gancio" con l'ultimo rapporto a te disponibile ( sia esso 34x29 o 50x11 ) sulla salita che per te rappresenta il massimo della difficoltà ( sia essa al 3%, sia essa al 20% ) una perdita di potenza del 10% non significa che ci metti più tempo, significa che non arrivi in cima ( vabè, arrivare si arriva sempre, diciamo che significa che devi metter giù il piede e rifiatare ). E' come quando in casa ti salta il salvavita. Eri al limite della potenza disponibile, la potenza richiesta aumenta e diventa maggiore di quella disponibile e la corrente si stacca.

L'inerzia delle ruote è uno dei concetti di fisica più citati a sproposito dai ciclisti :mrgreen:
l'inerzia delle ruote in salita ad un andatura regolare ho detto che anche secondo me rappresenta un aspetto a mio avviso trascurabile.

L'inerzia delle ruote ha influenza solo nella fase di accelerazione (in modo negativo) e in fase di decelerazione (in modo positivo). Il contributo complessivo è nullo Nella fase stazionaria non ha alcun influenza. Peraltro anche nelle fasi di accelerazione/decelerazione l'inerzia delle ruote (che poi è prodotta praticamente solo dalla massa periferica della ruota, ovvero cerchio+copertone+camera) è una frazione trascurabile della inerzia complessiva del sistema ciclista+bici.

E' comunque vero che l'effetto volano delle ruote della mtb ( 29'' quindi non solo più grosse ma con più massa distante dal centro di rotazione a tutto vantaggio del momento di inerzia ) si sente eccome. Ho affrontato per un certo tratto un percorso vallonato, fatto di continui saliscendi. In discesa senza pedalare ( quindi per sola gravità ) la bici è molto più lenta rispetto a una bici da corsa a guadagnare velocità ( vuoi anche per l'attrito delle ruote o la posizione non in presa bassa ) ma una volta guadagnata velocità è molto più lenta anche nel disperderla. In pratica una volta presa la rincorsa su una discesa riuscivo a superare il successivo strappetto in salita ( immaginatevi una serie di cavalcavia ) con una facilità e una velocità pazzesche ( ovviamente pedalando ). Con la bici da corsa se trovo un saliscendi prendo molta più velocità in discesa ma la perdo anche più rapidamente. Non c'entra niente con il discorso che stiamo facendo ma lo dico per chi non ha mai provato una MTB, è incredibile quanto questa cosa si faccia sentire io al primo strappo in salita ci son rimasto così, vedevo il computerino fisso a 35 e la bici pure se pedalavo sembrava andare da sola!
 
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Themenphis

Apprendista Passista
19 Maggio 2013
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23
Trevis
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GIANT TCR 1
L'effetto volano lo tastate quando provate a far girare i pedali a bici sollevata da terra. Se la ruota pesa si fa una bella fatica pedalando con le braccia, ma secondo me mach1 ha un po' confuso la maggior accelerazione in discesa dovuta al peso superiore con l'effetto volano.
Potresti provare a pedalare fino a 50 all'ora con la ruota sollevata e vedere se quando la rilasci la bici parte in impennata o fa solo una puzzetta di sgommatina :rosik::mrgreen:

Comunque il peso fa una bella differenza, ogni KM percorso queste sono le differenze in secondi per KG
analisipp3.gif

Se prendiamo come salita classica un 5% si perdono 2 secondi a KM per il peso, i KG sulle ruote valgono doppio.
Tenete presente che a 22 all'ora sono 12 metri di differenza rispetto al fratello gemello con la bici più leggera di 1kg (questo dopo 1 km)... se fossero 4 kg avrebbe quasi 50 metri di vantaggio e sapete bene che demoralizzante è quando si è stufi dover riprender 50 metri al km.
 
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mach1

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4 Marzo 2010
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L'effetto volano lo tastate quando provate a far girare i pedali a bici sollevata da terra. Se la ruota pesa si fa una bella fatica pedalando con le braccia, ma secondo me mach1 ha un po' confuso la maggior accelerazione in discesa dovuta al peso superiore con l'effetto volano.
Potresti provare a pedalare fino a 50 all'ora con la ruota sollevata e vedere se quando la rilasci la bici parte in impennata o fa solo una puzzetta di sgommatina :rosik::mrgreen:

perdonami ma non ho capito la puntualizzazione, non nel senso che la trovo sbagliata ma nel senso che non ho proprio capito cosa volevi spiegare, sarà colpa dell'ora:mrgreen:. A parte che ho detto che in discesa accelera di meno la MTB più pesante. Poi lo scopo del volano di fatto è accumulare energia nelle fasi attive e restituirla nelle fasi passive grazie al suo momento di inerzia, che è poi più o meno quello che di fatto ho descritto dicendo che la velocità guadagnata dalle ruote della bicicletta in discesa garantiva una maggiore facilità di spinta nella successiva salita proprio perchè le ruote erano più restie a rallentare.

Comunque il peso fa una bella differenza, ogni KM percorso queste sono le differenze in secondi per KG
analisipp3.gif

Se prendiamo come salita classica un 5% si perdono 2 secondi a KM per il peso, i KG sulle ruote valgono doppio.

secondi su che cosa tanto per avere un idea degli ordini di grandezza? dal grafico non lo si evince. Immagino siano secondi ad ogni chilometro andando così a naso.
 

Themenphis

Apprendista Passista
19 Maggio 2013
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Trevis
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GIANT TCR 1
Ho scritto sono secondi al KM, rileggi sopra il grafico o-o
Sei scusato solo perchè sono le 3:00 A.M. :mrgreen:

Se interessa comunque su sto sito c'è un bellissimo articolo http://www.pianetaciclismo.com/categoria/training/rapporto_peso_potenza/1.htmlhttp://www.pianetaciclismo.com/categoria/training/rapporto_peso_potenza/1.html sono 5 pagine, bello il confronto tra il ciclista pesante e quello leggero ma meno potente.


Comunque intendevo che dubito le ruote abbiano tutta quell'energia immagazzinata, penso sia dovuto al peso maggiore che come hai detto fa appunto andare più veloci in discesa e soprattutto alla posizione di guida della MTB che è più adatta a fare saliscendi in sequenza rispetto a quella raccolta da BDC. Ma è solo una mia impressione.

L'energia immagazzinata dalle ruote la vedi subito basta alzare la bici e farle girare pedalando col braccio, vedrai che a 40 all'ora non ci mette niente il freno a bloccarle, sintomo che non hanno poi tutta questa energia cinetica rotazionale. Ma ripeto, magari sbaglio vado a intuito.
 
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MrSpock

Velocista
18 Settembre 2008
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2 kg solo di sacca idrica + 1 kg di roba varia + 4kg in più di bici rispetto al peso della bici da corsa, quindi 7 kg di più in totale rispetto al peso che avrei dovuto movimentare se avessi usato la bici da corsa ( quindi senza zaino e con un mezzo più leggero ) non 7 kg solo nello zaino altrimenti sarei un contrabbandiere di ferri da stiro .

Ok, mi ero perso l'elenco della spesa che avevi scritto nel primo post sotto l'altimetria della salita o-o
dire 1% di prestazione è generico. Se la perdita è di 20w, per me che produco 200W sono il 10% per Pantanti che magari ne produce 600W sono il 3%, quello che per lui può non cambiare nulla per me può fare la differenza tra farcela o meno.

1% di prestazione non vuol dire nulla. Io parlo di perdita/guadagno dell'1% sulla velocità (o 1% sul tempo, il che è equivalente) a fronte dell'incremento/decremento di 1 kg. Parlo di percentuale perchè la perdita di prestazione dipende dal peso di partenza, dalla potenza applicata e dalla velocità a cui si sta viaggiando. E' facile verificare questo valore percentuale con qualche calcolo facendo spaziare i pesi ad esempio da 50kg a 90kg e con le potenze da 200w a 400w su pendenze tra il 6% e il 14% (per rimanere in "range" che copre la stragande maggioranza dei ciclisti e delle salite). Se vuoi toglierti lo sfizio, fai come avevo fatto io a suo tempo, fatti una serie di tabelline con Excel, una per ogni pendenza (Es.: 6%-8%-10%-12%-14%). In ogni tabella metti ad esempio 5 righe corrispondenti ai pesi 50-60-70-80-90 kg e 5 colonne corrispendenti alle potenze 200-250-300-350-400. In ogni casella ti fai calcolare il rapporto dei tempi (o delle velocità) che si ottiene ad affrontare quella pendenza con quella potenza con quel peso, rispetto agli stessi dati ma con peso+1kg. Vedrai che nel complesso otterrai valori che spaziano circa tra lo 0,6% al 1,4% e che per valori medi stanno nell'intorno dell'1%. I coefficienti aerodinamici e di attrito volvente hanno un contributo pressochè irrilevante su questo rapporto.

visto che stiamo considerando il caso della ciclopippa ( uno superallenato sti problemi nemmeno se li pone ) supponiamo che tu stai salendo "al gancio" con l'ultimo rapporto a te disponibile ( sia esso 34x29 o 50x11 ) sulla salita che per te rappresenta il massimo della difficoltà ( sia essa al 3%, sia essa al 20% ) una perdita di potenza del 10% non significa che ci metti più tempo, significa che non arrivi in cima ( vabè, arrivare si arriva sempre, diciamo che significa che devi metter giù il piede e rifiatare ). E' come quando in casa ti salta il salvavita. Eri al limite della potenza disponibile, la potenza richiesta aumenta e diventa maggiore di quella disponibile e la corrente si stacca.

Infatti se rileggi il mio ultimo topic ho specificato : " Tu produrrai la stessa potenza, andrai solo un po' più piano e allungherai la salita di un paio di minuti. A patto di avere ovviamente un rapporto adeguato che non ti costringa a cadenze improponibili (e qui mi riaggancio al discorso del topic che il rapporto va scelto e non subìto). "

Se sei all'ultimo rapporto e non riesci a salire non sei al limite della potenza disponibile, ma al limite della coppia che sei in grado di sostenere dovuta alla mancanza di ulteriori rapporti da scalare. Se tu potessi "scalare" potresti portare la coppia entro il range che puoi sostenere e di conseguenza alzare anche la cadenza nel range che puoi sostenere e quindi arrivare alla potenza necessaria per scalare quella pendenza. Quando si pedala a cadenze troppo basse (o, equivalentemente a coppie troppo alte) in realtà si produce una potenza che è ben lontana da quella che si potrebbe produrre semplicemente usando il rapporto corretto. Per fare un paragone, è se in auto mettessi la quarta su una salita al 10%...

E' comunque vero che l'effetto volano delle ruote della mtb ( 29'' quindi non solo più grosse ma con più massa distante dal centro di rotazione a tutto vantaggio del momento di inerzia ) si sente eccome. Ho affrontato per un certo tratto un percorso vallonato, fatto di continui saliscendi. In discesa senza pedalare ( quindi per sola gravità ) la bici è molto più lenta rispetto a una bici da corsa a guadagnare velocità ( vuoi anche per l'attrito delle ruote o la posizione non in presa bassa ) ma una volta guadagnata velocità è molto più lenta anche nel disperderla.

Ti sei risposto da solo, l'effetto volano in bici è il mito del ciclista :mrgreen:

L'energia non si crea dal nulla, semplicemente a fronte di una maggiore inerzia, a parità di accelerazione devi spendere più potenza per accelerare e in cambio ci metterai più a decelerare nel momento in cui potenza viene diminuita. Il risultato netto è nullo. A meno di accelerare e frenare continuamente (con differenze di velocità rilevanti) l'effetto è inesistente. E in salita è inesistente.

Poi come già detto l'inerzia riguarda tutto il sistema ciclista su bici, non certo solo le ruote. Parliamo di 65...100 kg di massa (ciclista+bici) a fronte nel caso peggiore di un 1 Kg di massa aggiuntiva nella zona periferica delle ruote (cerchio+copertone+camera+profilo). Cioè una frazione. Il mozzo non produce di fatto inerzia (troppo vicino al centro di rotazione), così come è pressochè irrilevante quella dei raggi (che essendo disposti in modo radiale sono equivalenti a una massa posta a metà del raggio). Se vuoi ti posso recuperare un vecchio post in cui avevamo fatti i conti per bene.

In pratica una volta presa la rincorsa su una discesa riuscivo a superare il successivo strappetto in salita ( immaginatevi una serie di cavalcavia ) con una facilità e una velocità pazzesche ( ovviamente pedalando ). Con la bici da corsa se trovo un saliscendi prendo molta più velocità in discesa ma la perdo anche più rapidamente. Non c'entra niente con il discorso che stiamo facendo ma lo dico per chi non ha mai provato una MTB, è incredibile quanto questa cosa si faccia sentire io al primo strappo in salita ci son rimasto così, vedevo il computerino fisso a 35 e la bici pure se pedalavo sembrava andare da sola!

Ovvio, ma nulla ti viene regalato, è solo energia che tu hai dovuto produrre e che il "sistema" ti restituisce. Risultato netto = nullo.

Massimo
 
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Questa cosa è falsissima e rientra nei miti metropolitani ciclistici di chi non capisce la differenza tra inerzia e massa.
Forse l'hai intesa male, forse l'ho dato per scontato.

Con tutto il rispetto ma non ci vuole molto a capire che sicuramente il peso nella parte esterna delle ruote conta di più del peso trascinato durante un'accelerazione. In tutte quelle formule non si parla mai di accelerazioni sinceramente non capisco che senso abbia discutere del'inerzia..
Se si guarda il grafico della velocità di qualsiasi garmin si può notare come escluse le cronometro le gare siano piene di accelerazioni. In tutti quei casi i KG sulle ruote sono molto più influenti di KG trascinati.

La parte del peso è trattata in maniera esaustiva nel link che ho postato