Queshto non credo... Visto che la stra grande maggioranza delle aziende italiane sono realtà medio/piccole. Delocalizzare ha comunque dei costi e richiede capacità tecnico-amministrative che nessuna piccola realtà può permettersi. Semplicemente sono destinate a morire nel lungo periodo se la situazione non cambia in meglio dell'Italia, o in peggio fuori.
Purtroppo la concorrenza sui mercati è una corsa ippica, e avere un'azienda in Italia significa partire con un cavallo zoppo o un fantino obeso. Alla fine ci arrivi, ma sempre dopo gli altri. Perdi quote di mercato, sacrifichi vantaggio competitivo. E poi, muori...
Si diciamo che chi paga le tasse in Italia le paga anche per quelli che non le hanno mai pagate,e questo è uno dei motivi del cavallo zoppo...ma finche' chi non le paga non fa neanche un giorno di galera,anzi è libero di scorrazzare su auto da corsa e metterle in bella mostra senza che nessuno gli dica niente,tutti affittano case in nero e nessuno gli dice niente,o si fa una battaglia seria all'evasione-elusione e alla criminalita' organizzata oppure non se ne fara' nulla...ma le vicende degli ultimi vent'anni ci hanno insegnato che i criminali purtroppo stanno seduti in parlamento e a quel punto sara' ben difficile che facciano delle leggi che li porterebbero dritti dietro le sbarre.
Un altro dei motivi è che non ci sono leggi restrittive per chi delocalizza,come ad esempio una percentuale minima di produzione nel paese per cui dichiari il Made in...
In Francia e in Germania mi risulta che ci sia questo tipo di normativa.
E poi a mio parere a questo punto,vista la globalizzazione dei mercati e della produzione,quando si riuniscono a quei meeting mondiali G8,G20 etc,e non fanno nulla a parte mangiare molto bene e stringersi la mano davanti alle telecamere, andrebbero scritte delle normative a livello mondiale su diritti e salari dei lavoratori,perche' il mercato è un grande campionato del mondo della produzione e del commercio ma c'è chi gioca piu' o meno correttamente(Europa,Stati Uniti,Australia,Paesi Scandinavi)e chi gioca scorretto sfruttando gli schiavi(Asia,Paesi dell'est e praticamente il resto del mondo),
Altrimenti facendo un paragone calcistico, tu puoi anche essere l'Italia dell'82 o il Brasile del 70 ma se la Cina puo' giocare in 22 anziche' in 11,e l'arbitro è Moreno,sara' molto difficile vincere il campionato del mondo.
Poi io sono l'ultimo dei deficienti,ma il nostro era un paese dove si produceva tutto,qualsiasi bene veniva prodotto in Italia ,potevamo chiudere la cerniera sulle Alpi ed essere completamente autosufficienti,Se il primo furbacchione che ha delocalizzato la produzione perche' cosi' si sarebbe arricchito di piu',si fosse invece accontentato di un po' meno nel breve termine a avesse aumentato lo stipendio ai suoi operai,permettendogli cosi' di comprare sempre piu' cio' che producevano loro,e cio' che producevano altri...la nostra filiera produttiva sarebbe sicuramente ancora in ottima salute,invece siamo alla frutta...anzi,anche quella è diventata un lusso oramai...
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