La preparazione mentale per superare se stessi

giorgibe

Apprendista Scalatore
28 Settembre 2005
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Credo che invece volesse dire che non necessariamente una persona mentalmente forte nello sport lo sia anche nella vita.

Ci sono diversi esempi di campioni di classe cristallina con grandi problemi nel privato senza dimenticarsi di quelli che non riescono, una volta terminata la carriera sportiva ad altissimo livello, a rientrare nell'"anonimato" di una vita normale.

non ci riescono perchè magari il cervello se lo sono traforato a forza di pere per raggiungere i famosi limiti. è sempre stato che a voler volare più alto spesso ci si scotta.
 

giorgibe

Apprendista Scalatore
28 Settembre 2005
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Li è carattere, non siamo fatti tutti con lo stesso stampino, nella vita di una persona possono succedere mille cose che cambiano la vita dall'oggi al domani, non si possono fare previsioni e non si può, a mio avviso, porre rimedio a tutto.
Parlando in generale ritengo che oggi lo sport sia vissuto male come tante altre cose, molte volte più che un mental coach bisognerebbe essere meno cazzoni e chiedersi se siano realistici certi traguardi che ci fissiamo, se poi questi magari ci obbligano a sforzi sovrumani per essere raggiunti.

ecco bravo, proprio così, la penso egualissima.
( lasciando stare l' esempio prima citato di Ronaldo - quello vero - cos'è che avrebbe avuto di debole ? a meno che non si voglia credere alle frescacce che raccontano in tivvù, o a qualche lacrima, cosa che magari è successa a tanti altri mentre non erano inquadrati, dovuta forse a frustrazione per cose inenarrabili ).
 

Davide Mamo

Novellino
12 Novembre 2012
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Li è carattere, non siamo fatti tutti con lo stesso stampino, nella vita di una persona possono succedere mille cose che cambiano la vita dall'oggi al domani, non si possono fare previsioni e non si può, a mio avviso, porre rimedio a tutto.
Parlando in generale ritengo che oggi lo sport sia vissuto male come tante altre cose, molte volte più che un mental coach bisognerebbe essere meno cazzoni e chiedersi se siano realistici certi traguardi che ci fissiamo, se poi questi magari ci obbligano a sforzi sovrumani per essere raggiunti.

I percorsi di mental coaching prevedono proprio, nei primi incontri, la verifica e la decisione degli obiettivi: il goal setting.
Gli obiettivi non solo devono essere stimolanti per la persona, ma anche raggiungibili, anche con sacrifici, ma di certo devono essere "nelle corde" dell atleta.

Ne parleremo.
 

MONVISO65

Pedivella
27 Luglio 2011
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Val Pescara
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FOCUS Izalco Pro 2.0 / PINARELLO Monviso
Buongiorno.
Discussione mooooolto interessante.

Andare in bicicletta come forma di relax e divertimento non implica certo essere preparati mentalmente. Ma per tutto il resto di cui tu parli sì. La gestione dello stress di cui prossimamente parlerò coinvolge tutti gli aspetti della vita quotidiana e sono sicuro che, visto che mi seguirai in questa rubrica, alla fine avrai trovato giovamento anche nell'andare in bicicletta la domenica ;-).

Ben detto o-o


Una persona mentalmente forte nello sport e' una persona mentalmente forte nella vita.

Mi dispiace ma non concordo, se sei forte mentalmente nella vita, lo sport fa parte di essa.

Penso sia anche vero che per avere una mente forte sia necessario un allenamento mentale e fisico

ti ho mandato un messaggio in privato.
Pubblicamente, per contribuire al 3d, vorrei dire solo questo.

Le motivazioni che ti hanno fatto abbandonare il ciclismo possono essere legittime, comprensibili e razionali.
Se però così non fosse, e le motivazioni non sono "corrette", ma collegate solo ad una tua insoddisfazione verso le tue prestazioni, rischi di incorrere nelle stesse problematiche anche con il tuo nuovo sport.

o-oo-oo-o
 

gx2

via col vento
29 Ottobre 2008
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Dove non ci sono troll, frustrati e rosiconi
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Gigiant
Provo a lanciare il mio sassolino, non ho un'idea preciso a riguardo e quella che fornirò è una semplice riflessione.

Quando parliamo di società consumistica forse pensiamo più al consumo di coca cola, auto benzina e altri "oggetti". Mi sembra che si scarnifichi troppo superficialmente il concetto di bene di consumo. E' un bene di consumo anche la consulenza privata, il medico specialistico, la pillola, lo psicologo, il preparatore e il coach mentale.

La prinicpale spinta al consumo arriva proprio dalla scienza, (suo malgrado?) in primis quella della comunicazione, ma anche da quella medica (mi vengono in mente, ad esempio, tutti gli studi vari sull'integrazione alimentare).

Una tendenza alla comunicazione che ci fa sembrare obbligatorio ricorrere allo specialista, in ogni campo, anche per poter prendere serenamente delle scelte personali.

Qualcuno mi risponderà (con Airone, credo, abbiamo già fatto questo discorso altrove) che per costruire un palazzo ho bisogno di un ingegnere. Il mio pensiero è che non c'è "reale" necessità di costruire palazzi, a molti di noi bastano ed avanzano 4 semplici mura. o-o

Magari mi sbaglio, e comunque spero di non offendere, ma questo 3d mi sembra un po' uno spazio pubblicitario un po' più sofisticato, in cui l'esigenza del "prodotto" coach viene vagamente indotta, ma generata poi dalle nostre stesse riflessioni.