Bianchi vintage: l'ennesimo "cancello". Ma anche no

micronauta

Scalatore
31 Dicembre 2008
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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Ogni giorno un "pezzettino". Questa sera ho preparato, per quanto possibile, le ruote, ma la sfiga ci ha messo lo zampino proprio mentre stavo lucidando a specchio i mozzi con il mio simil-Dremel, che ha pensato bene di esalare l'ultimo respiro sul più bello lasciandomi col lavoro da finire... :bua:

In attesa di comprarmi un VERO Dremel ho lucidato a mano :wacko: i cerchi con lana di ferro e il solito olio di gomito. Ecco il confronto tra il cerchio già sgrossato e quello ancora opaco:



Ed ecco il cambio Valentino Extra pulito e splendente:



A proposito, nel pulirlo oltre a rimirare la tecnologia di 50 anni fa :mrgreen: ho trovato inciso in un punto seminascosto la scritta "13-36": erano forse le misure minime e massime ammesse rispettivamente del pignone piccolo e del pignone grande? ;nonzo%
 

Allen

Gregario
21 Dicembre 2012
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Bagno di Gavorrano (gr)
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Colnago Bianchi Viner Cannondale Cube Zapier F.Moser Atala Sumin Provini Chesini
Complimenti bel lavoro!!! Se vuoi un consiglio per lucidare, non usare dreamel, usa lo iosso si trovo in ferramenta! É tipo pasta abrasiva ma il risultato é ottimo su tutti i metalli e in particolare con l'alluminio! Viene a specchio meglio che nuovi
 

micronauta

Scalatore
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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Complimenti bel lavoro!!! Se vuoi un consiglio per lucidare, non usare dreamel, usa lo iosso si trovo in ferramenta! É tipo pasta abrasiva ma il risultato é ottimo su tutti i metalli e in particolare con l'alluminio! Viene a specchio meglio che nuovi

Ma guarda, il Dremel è comodo per i lavoretti di precisione e in particolare su questi mozzi, che hanno le flange alte, i fori, i raggi montati eccetera, per cui la pasta lucidante a mano è difficile da stendere e poi da togliere perchè tende a rimanere "incastrata" qua e là. Il kit Dremel per la lucidatura comprende vari tipi di spazzole (con setole sintetiche o metalliche), dischi abrasivi (anche in pietra!) e tamponi di lucidatura in lana, incluso un barattolino di una misteriosa pasta lucidante color mattone Made in USA. Ho provato tutto, in primis spazzolina sintetica + pasta, ma non è successo niente. :bua: Il risultato migliore invece l'ho ottenuto con la spazzolina in setole metalliche "morbide"... dopodichè il motorino ha iniziato a fare cra-cra e non è più ripartito (doppio sgrunt!). :bua: Si vede che a furia di usarlo per segare cannotti forcella in carbonio... :mrgreen: Ci tengo comunque a precisare che il motore non era un Dremel originale ma una volgare imitazione vinta coi punti.
 

gigadeath

Cronoman
9 Giugno 2011
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Varie
Io ho un Dremel originale ed è veramente ottimo. Comprarlo solo per la bici non è un buon investimento, diciamo che si ripaga sul lungo periodo, perchè lo sfrutti per una miriade di lavori in casa.

Purtroppo in Italia non abbiamo tanta scelta, se non è Dremel è al 100% un tarocco da due lire che si brucia in breve tempo. Negli USA invece girano un po' di marche tipo Proxxon che sono anche meglio (dicono).

Comunque grande lavoro micronauta. Vedere parti di mezzo secolo fa così tirate a nuovo in un attimo è incredibile o-o
 

micronauta

Scalatore
31 Dicembre 2008
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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
E si continua. Nel pulire i freni ho liberato le "scarpette" dai vecchi pattini Universal (ho intenzione di metterne di nuovi), e l'esame visivo mi ha piuttosto inquietata: considerato che questa è roba di 40 anni fa, cosa sono secondo voi quei filamenti bianchi che spuntano dalla mescola rinsecchita e consumata?... :shock: :afraid:



Archiviati velocemente i rimasugli sospetti :lookaround: ho sfoderato invece il Dremel 3000 nuovo di zecca per dedicarmi ad una seria lucidatura di alcuni componenti. Ecco i freni (a sx quello lucidato, a dx quello ancora da trattare):



Particolarmente ben riuscito il portaborraccia cromato, che era ridotto davvero male (andatevi a rivedere le prime foto... ;-) ):



Ed infine, ultimo pezzo di giornata, ecco il blocco comandi cambio e deragliatore in tutto il suo splendore:



o-o
 

Paolone63

Pignone
10 Luglio 2012
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ad ovest di Paperino
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Bianchi 928 L full carbon- Bianchi Lite Alloy "replica Pantani"- F.Moser vintage
E si continua. Nel pulire i freni ho liberato le "scarpette" dai vecchi pattini Universal (ho intenzione di metterne di nuovi), e l'esame visivo mi ha piuttosto inquietata: considerato che questa è roba di 40 anni fa, cosa sono secondo voi quei filamenti bianchi che spuntano dalla mescola rinsecchita e consumata?... :shock: :afraid:

Ciao,complimenti per l'acquisto...ed attuale restauro!! Il tuo thread,trasuda passione. Per quanto riguarda i filamenti bianchi,credo che siano il "legante",o "impregnante"....passami la terminologia poco tecnica,che permetteva al materiale gommoso,di avere maggior consistenza...e di garantire comunque un buon attrito. E' una interpretazione personale...spero di non aver scritto cavolate...

Ps: Sobber for Bianchi president!!
 

micronauta

Scalatore
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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Ciao,complimenti per l'acquisto...ed attuale restauro!! Il tuo thread,trasuda passione.

Grazie. :eek:

Per quanto riguarda i filamenti bianchi,credo che siano il "legante",o "impregnante"....passami la terminologia poco tecnica,che permetteva al materiale gommoso,di avere maggior consistenza...e di garantire comunque un buon attrito. E' una interpretazione personale...spero di non aver scritto cavolate...

Mah, speriamo... Al momento nessuno mi ha saputo dare notizie più precise. E' solo una curiosità, considerando che questa è roba di 40 anni fa e c'è stato un tempo non lontanissimo in cui dell'amianto non si conosceva la pericolosità, e veniva impiegato praticamente ovunque per gli utilizzi più disparati. L'eventualità che lo usassero anche sui pattini dei freni delle biciclette non mi sorprenderebbe più di tanto, anche se ripensarci fa inquietudine. :sbianca:

Ps: Sobber for Bianchi president!!

Yesss...!!! o-o
 

Sergio Servadio

Apprendista Scalatore
23 Marzo 2006
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Grazie. :eek:



Mah, speriamo... Al momento nessuno mi ha saputo dare notizie più precise. E' solo una curiosità, considerando che questa è roba di 40 anni fa e c'è stato un tempo non lontanissimo in cui dell'amianto non si conosceva la pericolosità, e veniva impiegato praticamente ovunque per gli utilizzi più disparati. L'eventualità che lo usassero anche sui pattini dei freni delle biciclette non mi sorprenderebbe più di tanto, anche se ripensarci fa inquietudine. :sbianca:

Io, che sono troppo vecchio, ho avuto spesso tacchetti che, consumandosi, mostravano quei filamenti.
Ho sempre pensato che fossero filamenti di un tessuto che, i n qualche modo, faceva da 'legante' per la mescola di gomma dei tacchetti.
Non me ne sono mai preoccupato.

Sergio
Pisa
 

nemorino

Ammiraglia
24 Febbraio 2009
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Trek Emonda SLR
L'amianto si usava praticamente ovunque, la fibra era un materiale che costava poco e, complicazioni in termini di rischi per la salute a parte, rendeva tantissimo in ogni campo

Detto questo.... Le temperature sviluppate da un freno di ma bdc non sono tali da richiedere l'utilizzo di prodotti tipo amianto. Forse erano fibre di tessuto utilizzate per "tenere insieme" meglio il materiale del pattino, come si fa per i tondini nel cemento armato.... No?
 

simon848

Gregario
5 Maggio 2012
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Vicenza
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Trek Émonda SLR, Cervélo S5, Specialized Venge, Bianchi Infinito CV,Liotto '60, Wilier Excape
Bello questo thread e complimenti per la passione che ci metti....
A che punto sei arrivata con il restauro?
 

micronauta

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Io, che sono troppo vecchio, ho avuto spesso tacchetti che, consumandosi, mostravano quei filamenti.
Ho sempre pensato che fossero filamenti di un tessuto che, i n qualche modo, faceva da 'legante' per la mescola di gomma dei tacchetti.
Non me ne sono mai preoccupato.

Sergio
Pisa

PROFESSORE! Che piacere risentirti! :eek:
 

micronauta

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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Bello questo thread e complimenti per la passione che ci metti....
A che punto sei arrivata con il restauro?

Dunque... devo ancora lucidare il tubo e l'attacco della sella, i pedali e il deragliatore. E poi devo mettere mano al telaio: smontare la guarnitura (sto modificando una bussola da 14 affinchè entri nelle pedivelle per poter aprire il dado), smontare il movimento centrale per un'accurata pulizia (mi manca ancora la chiave a "C"), smontare la serie sterzo e la forcella, e pulire e "spagliettare" con cura vernice e cromature.

Poi dovrò rimontare tutto... :sbianca:
 

simon848

Gregario
5 Maggio 2012
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Trek Émonda SLR, Cervélo S5, Specialized Venge, Bianchi Infinito CV,Liotto '60, Wilier Excape
Beh se ti serve qualche dritta sono qui...;)

Per smontare la guarnitura dovrei vedere la tua ma se è più o meno come quella della mia,sempre Campagnolo ma degli anni 60...ecco come procedere:
Sul lato sx devi avere una ghiera e la togli con una chiave a settore...poi con una chiave a compasso da 2,5 - 3 mm sviti la guarnitura che tiene il cuscinetto a gabbia.
Se non hai la chiave a compasso puoi benissimo usare una pinza per anelli seeger con becchi a 90º.
Sul lato sx invece c'è una ghiera con incavo per chiave combinata....sulla mia è da 36 mm
Smontato tutto ti potrai sfilare il perno centrale.

Per il telaio ti consiglio di farlo sabbiare e poi una mano di fondo e successivamente 1-2 di vernice e una leggera passata di trasparente...
 

micronauta

Scalatore
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Beh se ti serve qualche dritta sono qui...;)...

Grazie, siete tutti molto carini! :eek:

Per smontare la guarnitura dovrei vedere la tua ma se è più o meno come quella della mia,sempre Campagnolo ma degli anni 60

Allora... La guarnitura è una Sugino, ho svitato con una moneta le calottine di plastica cromata e sotto c'è un dado da 14, sia a dx che a sx. Ho visionato su YouTube alcuni filmati relativamente alla procedura da seguire per lo smontaggio di guarniture analoghe: in pratica, se tutto va come deve, una volta svitati i dadi si dovrebbe poter tirar via guarnitura e pedivella sx con un banale estrattore da perno quadro. Lo scoprirò molto presto, probabilmente già stasera... :roll:

Sul lato sx devi avere una ghiera e la togli con una chiave a settore...poi con una chiave a compasso da 2,5 - 3 mm sviti la guarnitura che tiene il cuscinetto a gabbia.
Se non hai la chiave a compasso puoi benissimo usare una pinza per anelli seeger con becchi a 90º.
Sul lato sx invece c'è una ghiera con incavo per chiave combinata....sulla mia è da 36 mm
Smontato tutto ti potrai sfilare il perno centrale....

Il movimento centrale è di quelli antichi che a sx hanno la ghiera con le sei "tacche" intorno (e lì mi ci vuole la famosa chiave a "C", non credo di avere nella mia cassetta degli attrezzi qualcosa di alternativo), e a dx c'è appunto la ghiera con l'incavo, dove me la caverò con la grossa chiave da serie sterzo che fortunatamente già possiedo (già provato, s'infila giusta giusta). Unico cruccio, se mai dovessi riuscire a smontare tutto: non perdere le biglie qua e là in giro per la cantina! :lookaround:

Per il telaio ti consiglio di farlo sabbiare e poi una mano di fondo e successivamente 1-2 di vernice e una leggera passata di trasparente...

Ho già deciso da tempo per il restauro conservativo, dunque non ci sarà nessuna riverniciatura ma solo una pulizia accurata della vernice e delle cromature già presenti. Amen. o-o
 

pogliaghi

Gregario
13 Settembre 2010
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Galmozzi Pogliaghi De Rosa
se hai deciso di eseguire un restauro conservativo, non smontare la calotta DX del mov. centrale
che in tutti i casi, con una normale chiave non riesci a levarlo, ci vuole un estrattore specifico
vai alla decathlon con 10€ compri la chiave 14/15 per i dadi che fermano la guarnitura
non sfinare la tua chiave è un lavoro lungo e complicato
 

micronauta

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se hai deciso di eseguire un restauro conservativo, non smontare la calotta DX del mov. centrale

Perchè? ;nonzo%

vai alla decathlon con 10€ compri la chiave 14/15 per i dadi che fermano la guarnitura
non sfinare la tua chiave è un lavoro lungo e complicato

Chiedo venia, ma la bussola da 14 per le pedivelle non l'ho proprio mai vista al Deca... Esiste invece in vendita nei siti esteri corredata di robusto manico incorporato, quindi alle brutte so già dove andare a parare. Tra l'altro al Decathlon avevo preso la chiave VAR per la calotta "dentellata" del mc, ma l'ho dovuta restituire perchè sul mio proprio non andava (dentini troppo larghi)... :bua: :bua:

Comunque ho già provveduto a (far) sfinare una bussola con la mola da banco, ora è solo questione di rifinire di un decimo di mm e dovremmo esserci (San Dremel, aiutami tu!). :prega:
 

pogliaghi

Gregario
13 Settembre 2010
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Galmozzi Pogliaghi De Rosa
non ti serve smontare la calotta DX è avvitata con forza
puoi togliere il perno centrale e le gabbiette con le sfere, dopo aver smontato la calotta di SX
non ti preoccupare se perdi una sfera (la Sugino aveva le gabbiette sfere) non sempre
in tutti i casi le sfere vanno sostituite, si trovano facilmente, costano un niente
poi tolto i bulloni pedivelle, hai l'estrattore filettato specifico? la filettatura è come la Campy

http://www.capobianchi.it/bici/strada/attrezzi/attrezzi.htm
 

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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
non ti serve smontare la calotta DX è avvitata con forza puoi togliere il perno centrale e le gabbiette con le sfere, dopo aver smontato la calotta di SX non ti preoccupare se perdi una sfera (la Sugino aveva le gabbiette sfere) non sempre in tutti i casi le sfere vanno sostituite, si trovano facilmente, costano un niente

Non ho idea di che marca sia il mc. Sabato ho portato le ruote a revisionare da un anziano meccanico di Torino, uno veramente della vecchia scuola gandalf ai limiti della pensione (frase chiave: "Sostituire i raggi? Eeehh, quelli son lavori che non si fanno più!"), che combinazione aveva appese in negozio due Bianchi di epoca contemporanea alla mia se non addirittura lo stesso modello, e mi ha giurato che il movimento centrale è Campagnolo...

poi tolto i bulloni pedivelle, hai l'estrattore filettato specifico? la filettatura è come la Campy
[url]http://www.capobianchi.it/bici/strada/attrezzi/attrezzi.htm[/URL]

Ho il classico estrattore da perno conico, vedrò se va bene quello...

Molto belle le chiavi che hai postato in foto, sono diverse da quella che avevo adocchiato io:

[url]http://www.parktool.com/product/crank-wrench-ccw-5[/URL]
 

lanloit

Apprendista Velocista
13 Gennaio 2010
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De Rosa,ColnagoMaster,NewMexico,C40 Moser leader ax Rossin prestige Battaglin Crono Alan Record
Grazie. :eek:



Mah, speriamo... Al momento nessuno mi ha saputo dare notizie più precise. E' solo una curiosità, considerando che questa è roba di 40 anni fa e c'è stato un tempo non lontanissimo in cui dell'amianto non si conosceva la pericolosità, e veniva impiegato praticamente ovunque per gli utilizzi più disparati. L'eventualità che lo usassero anche sui pattini dei freni delle biciclette non mi sorprenderebbe più di tanto, anche se ripensarci fa inquietudine. :sbianca:



Yesss...!!! o-o
Ciao micronauta, complimenti per la passione e per il bellissimo 3D. Me lo sono letto tutto cerca do di prendere spunti per il mio restauro. Praticamente in contemporanea stiamo facendo lo stesso lavoro. Un paio di mesi fa mi ha no regalato una torpado nuovo sprint (primi anni 80, ma per la precisione chiederei il parere degli esperti). La bici nel complesso è messa più o meno come la tua. Anche la mia non sarà un pezzo da museo, ma riportaa agli antichi fasti è una sfida troppo stuzzicante, per cui anche io da un paio di settimane sto armeggiando attrezzi vari, carta abrasiva e pasta abrasiva per ridare splendore a componenti di tutto rispetto. Nel frattempo ho cominciato ad acquistare pezzi di usura come i pattini freno ed i tubolari. Ebbene, non voglio fare terrorismo psicologico ma ho proprio paura che quei filamenti sia o proprio amianto. Lo dico perché comprando i pattini per i freni della mia, sulla confezione c'è scritto in evidenza "no asbestos", il che mi porta inevitabilmente a pensare che qualche tempo addietro nella mescola l'amianto venisse usato eccome, (altrimenti che senso avrebbe avuto scrivere no asbestos?). Purtroppo considerando che contribuisse ad evitare il surriscaldamento della gomma, mi Sa che era molto diffuso. Cmq non farci caso, quello che conta è che tu te ne sia liberata!!!
A presto. Seguirò con molta attenzione il tuo 3D, e stasera inizierò la discussione della mia torpado, mi hai fatto venire voglia di mostrare la mia creatura ed i risultati che sto ottenendo (sto facendo le foto dei vari progressi). Ciao