Approvata la nuova normativa amatoriale: rivoluzione etica e tutela della salute

Stato
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floriana

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5 Settembre 2007
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la vedo dura che UISP aderisca, in Toscana si dimezzano i partenti.
e poi l'ente che tiene duro con le vecchie regole sarà avvantaggiato dal vedersi un sacco di iscrizioni di che non può correre negli enti "etici".

Forse non è chiaro che ,dopo approvazione della Consulta ,l'Ente (o comitato territoriale) che non dovesse rispettare la delibera sarebbe fuori dalla Consulta medesima. Sul numero dei partenti dimezzati (per squalifica doping ? o perchè ex ?) ti assicuro che sarebbero in buona parte bilanciati da tantissimi che avevano lasciato le gare perchè nauseati dall'andazzo attuale.
I segnali per un repulisti dell' ambiente sono molteplici (a nuovo Giudice del TAN è stato nominato un generale dei carabinieri,l'istituzioni di un nucleo Carabinieri Nas specifico per la lotta al doping) ; io sono fiducioso anche perchè gli organizzatori delle principali GF si stanno uniformando alle normative già adottate ad es da 9 colli e Maratona delle Dolomiti.
Michele
 

boogerd

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14 Ottobre 2009
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troppe
Il divieto di tesseramento è palesemente contrario al principio di legalità, sancito all'art. 25 della costituzione. Perchè non mettere la radiazione x ogni violazione futura, e mettere il divieto di tesseramento per gli ex dopati?
Una persona che ha avuto 15 anni fa una squalifica per doping, magari a 6 mesi per assunzione incolpevole (non dolosa, può essere) non potrà più tesserarsi.
Un dopato mai controllato, potrà continuare a correre.
Non è così che si ripulisce l'ambiente.
Controlli preannunciati alle gare ed a sorpresa fuori competizione, maggiori controlli alla fonte, ossia ospedali e rappresentanti di farmaci ...

Ma figuriamoci... Toccare la tasca di aziende del genere...
 

nyx

Pignone
13 Maggio 2013
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Il divieto di tesseramento è palesemente contrario al principio di legalità, sancito all'art. 25 della costituzione. Perchè non mettere la radiazione x ogni violazione futura, e mettere il divieto di tesseramento per gli ex dopati?
Una persona che ha avuto 15 anni fa una squalifica per doping, magari a 6 mesi per assunzione incolpevole (non dolosa, può essere) non potrà più tesserarsi.
Un dopato mai controllato, potrà continuare a correre.
Non è così che si ripulisce l'ambiente.
Controlli preannunciati alle gare ed a sorpresa fuori competizione, maggiori controlli alla fonte, ossia ospedali e rappresentanti di farmaci ...

Ma figuriamoci... Toccare la tasca di aziende del genere...

Effettivamente credo proprio tu abbia ragione e questo, della norma contraria al "diritto", è un argomento già affrontato in tutte le salse in occasione della prima delibera fatta a febbraio e poi sospesa.
In effetti in nessun altro paese al mondo un ex viene "sospeso" per x anni prima di poter essere considerato amatore. Oltretutto l'anomalia italiana è accentuata dall'assenza di categorie elite-Master dove, volendo, un ex potrebbe continuare a cimentarsi in ciò che ama fare. In Italia molto semplicemente si dice: "o sei forte e ottieni un contratto pro oppure se non ce la fai con i pro peggio per te, smetti di andare in bici a livello agonistico perché tanto non vincerai mai né un mondiale e nemmeno un'olimpiade per l'Italia e quindi non ci servi più a niente".
Gli altri paesi hanno categorie master e elite senza contratto ad esempio. In Italia dopo i 27 anni o sei pro, o vai all'estero o ti attacchi per 4 anni dal 2014 ;-)
 
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floriana

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Il divieto di tesseramento è palesemente contrario al principio di legalità, sancito all'art. 25 della costituzione. Perchè non mettere la radiazione x ogni violazione futura, e mettere il divieto di tesseramento per gli ex dopati?
Una persona che ha avuto 15 anni fa una squalifica per doping, magari a 6 mesi per assunzione incolpevole (non dolosa, può essere) non potrà più tesserarsi.
Un dopato mai controllato, potrà continuare a correre.
Non è così che si ripulisce l'ambiente.
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Il divieto di tesseramento non è assoluto;possono tesserarsi come cicloturisti (con relativa copertura assicurativa) .Ti assicuro che prima di emanare le nuove norme sono stati consultati anche esperti di diritto.
Per i controlli sono d'accordo con te ma c'è sempre un problema di costi di
non semplice soluzione. Pensa a quanto costerebbe fare controlli a sorpresa ai circa 100mila tesserati agonisti.
Michele
 

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Il divieto di tesseramento non è assoluto;possono tesserarsi come cicloturisti (con relativa copertura assicurativa) .Ti assicuro che prima di emanare le nuove norme sono stati consultati anche esperti di diritto.
Per i controlli sono d'accordo con te ma c'è sempre un problema di costi di
non semplice soluzione. Pensa a quanto costerebbe fare controlli a sorpresa ai circa 100mila tesserati agonisti.
Michele

Quindi in buona sostanza cosa cambierà dal momento che potranno comunque partecipare come cicloturisti? Il fatto di essere tesserati come cicloturista e non cicloamatore farà si che menino un po' meno?! O forse il fatto di non avere il proprio nome in classifica cambierà le cose? Il livello rimarrà esattamente lo stesso, i primi faranno la loro gara con o senza tesserino cicloamatore e comunque delle premiazioni ufficiali credo non gli interesseri troppo...anzi saranno felici di poter partire subito e non stare 3 ore ad aspettare per un cestino di salami e formaggi. Suvvia classifica o no tutti sanno benissimo chi ha tagliato il traguardo per primo...e questo è quanto basta a chi vince!

Discorso doping 100% d'accordo invece!
 

boogerd

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Il divieto di tesseramento non è assoluto;possono tesserarsi come cicloturisti (con relativa copertura assicurativa) .Ti assicuro che prima di emanare le nuove norme sono stati consultati anche esperti di diritto.
Per i controlli sono d'accordo con te ma c'è sempre un problema di costi di
non semplice soluzione. Pensa a quanto costerebbe fare controlli a sorpresa ai circa 100mila tesserati agonisti.
Michele

Esperti di diritto li ha anche il parlamento, eppure la corte costituzionale lavora..
Il problema dei costi è una bufala. Corro dal 1999 e non ho mai subito un controllo. In una sola gara nel 2006 ne vidi fare uno, ma era un camp it crono. (trovarono 6 positivi se nn ricordo male).
Non bisogna controllare 100000 amatori!
basterebbe TOGLIERE il segreto (sorpresa) sui controlli e il problema doping non esisterebbe più.
Vuoi correre con i puliti? Te la senti di pagare 2 euro in più x quel fine? Io lo farei. (Sapendo che ci saranno i controlli il tossico non partecipa. O è costretto a disintossicarsi prima.)
Bene, ...adesso NON si può fare...
I controlli a sorpresa bisogna farli nei cofani dei rappresentanti di medicinali! Oltre che di alcuni amatori, nn certo tutti. Bisognerebbe controllare le palestre, i posti dove, così fan tutti. ma insomma, ancora a nasconderci dietro stè scuse?
Tira le somme...
 

floriana

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Quindi in buona sostanza cosa cambierà dal momento che potranno comunque partecipare come cicloturisti? Il fatto di essere tesserati come cicloturista e non cicloamatore farà si che menino un po' meno?! O forse il fatto di non avere il proprio nome in classifica cambierà le cose? Il livello rimarrà esattamente lo stesso, i primi faranno la loro gara con o senza tesserino cicloamatore e comunque delle premiazioni ufficiali credo non gli interesseri troppo...anzi saranno felici di poter partire subito e non stare 3 ore ad aspettare per un cestino di salami e formaggi. Suvvia classifica o no tutti sanno benissimo chi ha tagliato il traguardo per primo...e questo è quanto basta a chi vince!

Discorso doping 100% d'accordo invece!

Il cicloturista non può partecipare a gare agonistiche ,può partecipare solo a raduni senza classifiche con velocità controllata dietro macchina. Nelle manifestazioni agonistiche (dove è consentita la loro partecipazione mediante apposita deroga) non possono fare i percorsi lunghi , possono avere solo la segnalazione del tempo impiegato (elenco in ordine alfabetico).Non possono comparire negli ordini di arrivo ufficiali. Queste sono le regole ,anche se qualche organizzatore non le rispetta non vuol dire che sono regole che non servono a niente.
Michele
 

nyx

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Il cicloturista non può partecipare a gare agonistiche ,può partecipare solo a raduni senza classifiche con velocità controllata dietro macchina. Nelle manifestazioni agonistiche (dove è consentita la loro partecipazione mediante apposita deroga) non possono fare i percorsi lunghi , possono avere solo la segnalazione del tempo impiegato (elenco in ordine alfabetico).Non possono comparire negli ordini di arrivo ufficiali. Queste sono le regole ,anche se qualche organizzatore non le rispetta non vuol dire che sono regole che non servono a niente.
Michele

Ottimo! Quindi come detto da boogerd assolutamente discriminante e pertanto contraria alla costituzione e non solo (non è necessario scomodare la costituzione per inficiare questa norma). Il primo ex che gli girano e si rivolge ad un tribunale civile si vedrà reintegrato con buona pace di tutti gli esperti di diritto consultati...è molto semplice, non si può discriminare nessun individuo se non perché colpevole di atti contrari alla legge e in quanto tale giudicato.
 

floriana

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Ottimo! Quindi come detto da boogerd assolutamente discriminante e pertanto contraria alla costituzione e non solo (non è necessario scomodare la costituzione per inficiare questa norma). Il primo ex che gli girano e si rivolge ad un tribunale civile si vedrà reintegrato con buona pace di tutti gli esperti di diritto consultati...è molto semplice, non si può discriminare nessun individuo se non perché colpevole di atti contrari alla legge e in quanto tale giudicato.

Rispetto il tuo parere ma non credo proprio che un eventuale ricorso alla magistratura ordinaria possa sortire qualche effetto, anche perchè uno squalificato per doping accertato ha commesso un reato penale.
Michele
 

ste85

Passista
29 Giugno 2007
4.209
49
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Caltignaga (NO) - Montecchio M. (VI)
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Cervèlo S2 + C'dale CAAD9 + Ridley Scandium + Trek Superfly AL 29"
Ottimo! Quindi come detto da boogerd assolutamente discriminante e pertanto contraria alla costituzione e non solo (non è necessario scomodare la costituzione per inficiare questa norma). Il primo ex che gli girano e si rivolge ad un tribunale civile si vedrà reintegrato con buona pace di tutti gli esperti di diritto consultati...è molto semplice, non si può discriminare nessun individuo se non perché colpevole di atti contrari alla legge e in quanto tale giudicato.

Se così fosse qualsiasi regolamento sportivo che prevede squalifiche per fatti non sanzionati dal codice penale ha valore pari alla carta igienica...

Non si tratta di discriminazione, si tratta di pagare per i propri errori. E non venitemi a parlare di seconda possibilità per i dopati, perchè l'elenco di quelli beccati la seconda volta non è certo breve
 

nyx

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Rispetto il tuo parere ma non credo proprio che un eventuale ricorso alla magistratura ordinaria possa sortire qualche effetto, anche perchè uno squalificato per doping accertato ha commesso un reato penale.
Michele

Come già detto in precedenza, sono assolutamente d'accordo per gli squalificati per doping, essi infatti hanno commesso un reato, giudicati e pertanto escludibili, indipendentemente dall'aver scontato o no la propria pena.

Non lo sono invece per gli ex, ed in effetti non è ancora considerato reato l'aver corso nei dilettanti o professionisti; pertanto un loro bando sarebbe a tutti gli effetti discriminatorio e riconosciuto in quanto tale da qualsiasi giudice. Su questo non esiste la benché minima possibilità di successo per questa normativa.
 

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Se così fosse qualsiasi regolamento sportivo che prevede squalifiche per fatti non sanzionati dal codice penale ha valore pari alla carta igienica...

Non si tratta di discriminazione, si tratta di pagare per i propri errori. E non venitemi a parlare di seconda possibilità per i dopati, perchè l'elenco di quelli beccati la seconda volta non è certo breve

Ripeto quanto detto, d'accordo su squalificati per doping, senza attenuante!
Ma seguendo il tuo ragionamento nel caso di ex dilettanti e professionisti (non macchiati dall'infamia del doping) per quali errori devono pagare? L'aver intrapreso una carierà di sportivo?
 

micky

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4 Gennaio 2006
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Come ho detto molte volte, in Italia manca quella categoria di mezzo tra i prof e gli amatori veri (Elite senza contratto), che invece esiste in molti Paesi anche Europei.
 

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Come ho detto molte volte, in Italia manca quella categoria di mezzo tra i prof e gli amatori veri (Elite senza contratto), che invece esiste in molti Paesi anche Europei.

Questa categoria non potrà mai vincere nessun giro, nessuna grande classica, nessun mondiale e tantomeno olimpiade. Per quale motivo la FCI dovrebbe crearla? Sono ironico evidentemente.
A guardar bene questa categoria negli altri paesi è appunto definita "amatori" e quindi anche in Italia tutto sommato esiste e sono i cicloamatori che si distinguono dai cicloturisti...
purtroppo molti cicloturisti si confondono richiedendo tesseramenti da cicloamatori (agonisti) e poi si lamentano dell'eccessivo livello. Dove sta l'errore? In quelli che vanno forte o in quelli che si sopravvalutano e poi si lamentano?
 
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micky

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In Francia esistono gli Elite come in Spagna, che non ha limiti di età come invece succede in Italia.
Poi almeno in Spagna esiste la categoria Master per gli amatori.

In UK, USA, Australia, hanno delle categorie per punteggio; se sei forti ed arrivi in 1° o 2° categoria, farai qualche corsa minore qualche volta anche con gli Elite o prof.
Anche qui esistono le categorie Master.

Non corrono ne Mondiale ne Classiche, ma andrebbero bene per quegli agonisti che hanno voglia di fare corse con un livello più alto (nei Paesi sopra menzionati le granfondo sono delle vere cicloturistiche) e gli stessi agonisti correrebbero con gente dello stesso livello.
 

floriana

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Ripeto quanto detto, d'accordo su squalificati per doping, senza attenuante!
Ma seguendo il tuo ragionamento nel caso di ex dilettanti e professionisti (non macchiati dall'infamia del doping) per quali errori devono pagare? L'aver intrapreso una carierà di sportivo?

Tu poni un problema reale e sono d'accordo con te che una sua soluzione deve essere trovata;secondo me dovete chiedere alla FCI l'istituzione di una categoria chiamata come ritenete opportuno (master,elite-master ecc..), che esiste in altre nazioni in ossequio alle normative UCI. Ma pretendere da un giudice ordinario il non rispetto di un regolamento sportivo non vi porterà a nessun risultato, come ben sanno coloro che volevano partecipare alla 9 colli o alla Maratona delle Dolomiti dove tale normativa recepita dal regolamento Five Stars League viene già attuata.
Michele
 

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Ripeto quanto detto, d'accordo su squalificati per doping, senza attenuante!
Ma seguendo il tuo ragionamento nel caso di ex dilettanti e professionisti (non macchiati dall'infamia del doping) per quali errori devono pagare? L'aver intrapreso una carierà di sportivo?

Io mi riferivo al discorso dopati o-o

Quanto a ex prof o ex dilettanti per come la vedo io il problema non si porrebbe nemmeno. Fosse per me le categorie non andrebbero fatte per età, ma per merito (sei una moto a 60 anni corri con le moto, sei lento a 20 corri con quelli del tuo livello)
 

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Tu poni un problema reale e sono d'accordo con te che una sua soluzione deve essere trovata;secondo me dovete chiedere alla FCI l'istituzione di una categoria chiamata come ritenete opportuno (master,elite-master ecc..), che esiste in altre nazioni in ossequio alle normative UCI. Ma pretendere da un giudice ordinario il non rispetto di un regolamento sportivo non vi porterà a nessun risultato, come ben sanno coloro che volevano partecipare alla 9 colli o alla Maratona delle Dolomiti dove tale normativa recepita dal regolamento Five Stars League viene già attuata.
Michele

Personalmente a me non tocca realmente la questione, non sono mai stato dilettante, figuriamoci pro!!
Ma ciò non toglie che non approvo atteggiamenti "talebani" di questo tipo che tendono a discriminare individui da altri in assenza di cause "gravi".
Non sarò certo io a rivolgermi ad un giudice, ma che si stia scegliendo la via "peggiore" e più pericolosa per risolvere un conflitto tra i "bianchi" e i "neri" non me lo toglie nessuno dalla testa. Basterebbe ad esempio istituire categorie basate sul "merito" e buona parte dei problemi sarebbe risolto. Alla fine sia i bianchi che i neri amano fare la stessa cosa, pedalare, chi più velocemente e chi meno, ma ciò non toglie che parliamo pur sempre della stessa passione.
 

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Non si può discriminare. Punto, nemmeno un reo. Va punito secondo le regole in vigore al momento in cui commette il reato, e basta.

Se così fosse qualsiasi regolamento sportivo che prevede squalifiche per fatti non sanzionati dal codice penale ha valore pari alla carta igienica...

Non si tratta di discriminazione, si tratta di pagare per i propri errori. E non venitemi a parlare di seconda possibilità per i dopati, perchè l'elenco di quelli beccati la seconda volta non è certo breve

La prima frase non ha senso, scusa.
La seconda è una presunzione di colpevolezza...e anche questo è vietato dalla legge, oltre che dal buonsenso comune.

Rispetto il tuo parere ma non credo proprio che un eventuale ricorso alla magistratura ordinaria possa sortire qualche effetto, anche perchè uno squalificato per doping accertato ha commesso un reato penale.
Michele

E quindi? Gli hanno tolto i diritti di persona?:mrgreen::rosik:

Scusate, ma un ex dopato non può correre, mentre un truffatore recidivo reiterato si? (magari bara attaccandosi all'ammiraglia, o usa il motorino:wacko:)
Tra i requisiti x tesserarsi da ciclo amatore, si sovrà presentare il certificato del casellario?
Se di etica si parla...
 
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