su alcune bici da crono e mi pare su una
giant invece sono simil v-brake
http://www.bicycling.com/bikes-gear/new-bike-gear-previews/giant-introduces-new-aero-road-bikes
se il vantaggi c'è sarà pur minimo ma fa tanto marketing
poi secondo me i freni sotto al carro raccolgono tantissimo sporco specie in inverno, anche se sulla giant sono in posizione classica
Ti posso assicurare che non è come tu pensi.
Li ho provati sulla strada bagnata.
Non raccolgono tantissimo sporco. Si è portati come nel tuo caso a pensarlo perchè si ritiene comunemente che la collocazione del freno più vicina al pavimento stradale possa comportare una maggiore predisposizione. Invece non è come potrebbe pensarsi. Anzi ti posso dire che il freno tradizionale mi è capitato di vederlo sporco in modo notevole.
Per quanto riguarda il modello della Trek, cioè la Madone serie 7,6 e 5 la soluzione comporta un vantaggio riscontrabile in termini di peso, perchè non esiste più il ponte dei freni classici che unisce i due pendenti.
Ciò nonostante gli stessi pendenti non hanno flessioni significative, anzi.
Inoltre il freno integrato non hanno piastre e bulloni di montaggio, con un leggero risparmio di peso.
Il vantaggio in termini aerodinamici sarebbe riscontrabile da 40 km/h e comunque sarebbe irrilevante nel caso in cui il ciclista non assuma una posizione consona, cioè spalle e braccia ad angolo, sulla parte bassa o laterale del manubrio. La posizione da biker cioè quello con spalle e braccia alte, comunemente assunta dal ciclista, quella con mani sulla parte alta del manubrio, annullano ogni possibile vantaggio; peraltro cosa riscontrabile anche con freni tradizionali. La posizione aerodinamica del ciclista è fondamentale. Ma è molto impegnativa e necessita di allenamento e una forma fisica adeguata ( la pancia piatta
). Ma questa è un altra storia.
Per completezza devo riportare che la Trek parla di guadagno aerodinamico non riferendosi ai soli freni integrati, ma all'intera struttura del telaio, che consta di tubi costruiti con una forma a profilo alare troncato, che si "piega", per rispondere ai venti trasversali, che colpiscono in qualunque angolazione, riducendo la resistenza aerodinamica, nei seguenti termini: 25 watt di risparmio di energia a 40 km/h in caso di vento contrario con un angolazione di 10 gradi.