Provata ieri la Emonda.
Devo dire che provare una bici che non è perfettamente regolata sulle tue misure non è per niente facile, perché si passa il tempo a sacramentare contro tutto quello che non è al suo posto (i comandi troppo bassi, troppo orientati verso l'interno, troppo avanti, ecc.)...però comunque le qualità (e i difetti) di un progetto vengono comunque fuori.
Se a qualcuno interessa posterò le mie impressioni anche nella sezione test, ma dopo una 40ina di km e 600 di di dislivello, posso affermare che:
- l'insieme telaio/forcella è solido come una roccia; dà l'impressione di grande solidità e stabilità
- lo sterzo non è prontissimo e la tendenza è lievissimamente sottosterzante ma la precisione nell'impostare la curva è, comunque, notevole e ancora più notevole, secondo me, è la il modo in cui la curva viene percorsa, senza alcuna incertezza
- il telaio è trasversalmente molto rigido sia in zona sterzo che in zona movimento centrale
- non ho capito se è un comportamento attribuibile alle
ruote di serie, ma mi è sembrata molto pigra nelle partenze, nonostante il peso non esagerato (credo sia sugli 8.6kg in taglia 58)
- la ruota anteriore sbatte allegramente contro i pattini dei freni in salita fuorisella
- il problema peggiore, perché non so come risolverlo: per chi, come me, pedala con le ginocchia vicine, il tubo orizzontale è veramente troppo largo e frequentemente, soprattutto in pianura, la parte interna del ginocchio entra in contatto. Non è grave ma è fastidioso e, soprattutto, ho l'impressione che la vernice in quel punto durerà ben poco.
In sostanza: abbastanza contento dell'acquisto, da rivalutare una volta che tutte le misure saranno state prese correttamente, ma con una grossa riserva data dal problema dello sfregamento del ginocchio sul tubo orizzontale...
ciao
Maurizio