[MENTION=48455]ninconanco[/MENTION] [MENTION=21324]never give up![/MENTION]
secondo me non è manco un discorso di obbiettivo dimagrimento e/o prestazione
più o meno sono in linea con quanto ha scritto ieri [MENTION=56504]sovrasterzo85[/MENTION]
secondo me è un po' un problema di "educazione alimentare". E sono sicuro di aver usato un termine che a qualcuno non piacerà, ma tant'è il mio vocabolario non è molto ricco e mi devo arrangiare
Ed è un po' il discorso che facevo sulla redbull qualche giorno fa, che appunto a tanti non è piaciuto. Ovvero entrerò nel merito dei gusti personali >@<
Nel senso:
se prendiamo in esame le patatine, [MENTION=48455]ninconanco[/MENTION] sia dire che sapore hanno?
secondo me senti solo sapore di sale e
olio non meglio identificato fritto. Il sapore delle patate nelle patatine in busta praticamente è assente. Come diceva davide a questo punto meglio, molto meglio una ciotola di patatine appena fritte presso qualche camioncino (da noi detti panemmerda o zozzari non so nelle altre parti d'italia
). Quindi la voglia di mangiare certi cibi, secondo me, va aldilà del gusto inteso proprio come ciò che viene percepito come tale, perchè di fatto è sale fritto. Non so neanche spiegare bene cosa sia. Secondo me siamo abituati dall'infanzia a sapori molto dolci e molto salati e questo fa il paio anche con la nutella, che di fatto sa ben poco di cacao e nocciola e molto di zucchero. Al contrario della crema novi, per fare un esempio.
Un po' come la differenza tra una sigaretta e un sigaro. La prima è semplicemente carta bruciata, eppure il 99% percepisce un gusto e asserisce di trovare anche delle differenze sostanziali tra le marche di sigarette.
Le sigarette diciamo che sembra come se alterino la percezione del gusto del fumo, tant'è che la maggior parte dei fumatori non apprezza i sigari che invece un gusto forte (e diverso anche tra due confezioni diversi dello stesso sigaro) ce l'hanno per davvero. Allo stesso modo sale, insaporitori, zucchero, dolcificanti, SECONDO ME alterano la percezione del gusto e conseguentemente il desiderio di determinati cibi piuttosto che altri.
Da ragazzo le patatine le mangiavo pure io, ora mi disgustano, troppo salate, troppo non so...non mi piacciono. Ma le patate fritte se mi trovo le mangio volentieri, anche quando sono un po' troppo salate rispetto alle mie abitudini.
Non so se sono riuscito a rendere l'idea del mio concetto di educazione alimentare. Ma inbuona sintesi significa educare, anzi educarsi, a percepire ed apprezzare i sapori degli ingredienti VERI, piuttosto che degli insaporitori dolci e salati.
In conclusione, il desiderio di un pacchetto di patatine secondo tutto sto pippone è il segnale che non è ancora completo il processo di educazione alimentare e ciò implica che il rapporto col cibo non può ancora dirsi assolutamente sano, ma si deve ancora scendere a compromessi quando ci si pone degli obbiettivi (per ricollegarmi all'inizio del discorso).
Fine