.... ragazzi che bici la Boone... avevano ragione [MENTION=47688]Ipercool[/MENTION] e [MENTION=13353]cikin[/MENTION]... davvero una bella bicicletta.
Non ci ho fatto ancora giri lunghissimi (complice freddo ed impegni diversi nel cx dove non l'ho ancora impiegata), ma sto pian piano conoscendola ed ho scoperto quelle due o tre cosucce che mi piacciono parecchio.
La prima è la stabilità. Come detto in un altro post, le mie misure sono da 56 classico che sono diventate un 58 h2 di casa
trek. Le misure del telaio sono perfette per uso stradale. Il feeling che ho ricavato è stato quello del mio primo Tarmac che ho venduto a malincuore qualche anno fa solo per l'ormai anacronistico passaggio esterno dei cavi (soluzione non più in linea su telai carbon, imho): precisione di inserimento in curva e grande, grandissima stabilità nel mantenere la traiettoria.
Paradossalmente, quel che in questa bici dovrebbe risultare in teoria più sacrificato , ossia il comportamento in discesa (essendo una bici pensata per il ciclocross), su strada si rivela essere una prerogativa decisamente migliore rispetto alle mie altre bici (BMC TMR e Litespeed T5) che, per ragioni diverse, non mi trasmettono lo stesso feeling di grande sicurezza.
Sarà per le coperture da 28, sarà per le
ruote non estreme che monto (ZTR Alpha su mozzi Stan no tube), sarà per i freni a disco ( ma non ditelo in giro però eh, mi raccomando), sarà per l'equilibro complessivo derivato dalle giuste misure del telaio, ma con questa Trek Boone "mi mangio" le discese senza paura e colmo (solo parzialmente, sia chiaro) uno dei miei limiti ciclistici più evidenti.
La seconda cosa che ho immediatamente apprezzato è l'ISOSPEED. Ne ero certo, e non che io sia uno di quelli che soffre di schiena o altro, ma diciamolo, lo stato delle nostre strade ormai impone che le bici che montiamo siano in grado di filtrare, almeno in parte, le irregolarità del fondo che sempre più frequentemente incontriamo. Ero così favorevolmente sorpreso ed impressionato che buona parte di primi giri in bici sulla Boone li passavo a mettere le ruote nei tratti più ammalorati della sede stradale per ricavar conferma del funzionamento del sistema di ammortizzazione proprietario.
Sentire quel rumore cupo, ovattato, discreto, senza sobbalzi o scosse ogni volta che si passa su una buca o su un tratto di asfalto scassato, anziché il classico rumore "plasticoso" restituito dal full carbon (telaio e ruote) iper rigido, bisogna ammetterlo, è proprio una bella sensazione.
La terza cosa, infine, è la buona guidabilità del complesso telaio/ruote.
Mi sembra di essere a casa, ecco.
E' una bici nervosa certo, ma solo nei primi venti/trenta/quaranta metri (ossia dove serve). Poi raggiunta la velocità si fa "domare" bene e regge ottimamente scarti improvvisi, cambi di direzione repentini e rilanci (? con quali gambe, pero?) di velocità.
Non parlo di rigidità ed altre cose del genere perché non ho la sensibilità per avvertirle nitidamente: posso solo dire che la scatola del movimento centrale, così come le tubazioni sono di dimensioni generose, il chè, al di là delle ricadute in termini di resa prestazionale, risulta molto gradevole sotto il profilo estetico.
(Nella scatola del m.c. pensavo di farci un piccolo appartamento uso foresteria per studenti fuori sede
)
La bici in ordine di marcia (pedali, portaborraccia, borraccia,
garmin ecc..) ferma l'ago della bilancia ad 8 kg esatti; 8kg pesati con la bilancia professionale eh.. montata
SRAM RED 10V con pacco pignoni Sram 11/32 e guarnitura 50/34, freni a disco TRP Spyre (ho lasciato il montaggio che avevo su un'altra bici con la quale avevo fatto gare con salite e rampacce indigeste per un "diversamente scalatore" come me...).
Il peso non è piuma, lo so, ma tenuto conto che l'altra bici, la BMC in "assetto scalata" sta sotto i 6.5 kg, non m'importa più di tanto.
E' probabile che montando un paio di ruote carbon per tubolari come si deve, rotori e coperture più slim il peso possa scendere sotto i 7.4 kg.
Anche in gara, dove verrà sicuramente utilizzata, sono sicuro che la Boone non mi farà rimpiangere nulla della maggior leggerezza delle altre bici, perché quello che perderò in salita (ammesso che possa realmente determinarsi in termini apprezzabili di minuti e non di secondi e, ad ogni modo, inezie) lo guadagnerò, con gl' interessi, in discesa che ho già potuto constatare essere il punto in cui, abitualmente, perdo il maggior numero di posizioni in gara (un'emorragia a volte )
Un cenno infine sulla livrea. Verde acido, nero e bianco asimmetrico: uno spettacolo.
Insomma al momento sono soddisfatto, anche se il telaio da me acquistato è quello 2016, con il perno passante all'anteriore e quick relaese al posteriore che verrà sostituito a breve dalla nuova Boone.