Nuove corone Rotor QXL

Ser pecora

Diretur
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ROTOR*introduce un nuovo*componente*alla famiglia delle*Q-Ring, la QXL.*La nuova*QXL è unaQ-Ring con*una*ovalizzazione*maggiore.*Ha*una forma simile*al... Continua la lettura...
 

ottomilainsù

Pignone
24 Luglio 2011
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D'accordo, le corone ovali di 25 anni fa forse non erano progettate con cognizione di causa supportata da studi biomeccanici.
Magari quelle Shimano si, senz'altro no le imitazioni che erano il classico ovale che si impara a disegnare (si imparava?) alla scuola media con l'uso del compasso.
Tant'è che come sono comparse, tutto d'un tratto sono sparite dalla circolazione.

Ora ritornano, c'è sempre qualche studio favorevole (mai citato nei dettagli, però).

Mi piace poco il sistema di montaggio, con quei fori multipli per posizionarle, segno che la posizione migliore non è definita.

Mi viene in mente quel sistema a pedivelle allungabili che era stato inventato dalla Dema (non mi ricordo più il nome commerciale, ricordo solo la ditta che lo brevettò) una quindicina e più di anni fa, sembrava miracoloso ed effettivamente qualcuno notò che andava bene.
Salvo poi accorgersi che lo aveva montato al contrario, e la pedivella si accorciava durante la fase di spinta, invece di allungarsi per dare maggior leva.
Montato dalla parte giusta... un disastro.
 

Ipercool

Ciociaro
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Io non parlerei di ritorno visto che Rotor produce con continuità le QRings da molto tempo e tanti le usano con soddisfazione, me compreso.
Si tratta piuttosto di una nuova versione più estrema che affianca i modelli esistenti.
Va ricordato che il vincitore del Tour 2012 ha utilizzato proprio questa tipologia di corone anche se di altro costruttore (Osymetric).
Questo secondo me significa in primo luogo che Rotor esce con un prodotto più estremo per beneficiare del traino offerto dalla vittoria di Wiggins ed in secondo luogo che le ovali male non fanno perché non si rischia di perdere un Tour per fare il bischero con attrezzature inefficaci o peggio controproducenti anche se ci fossero impegni con in tal senso con gli sponsor .
Per quanto mi riguarda onestamente non sono in grado di affermare che migliorino le mie prestazioni comunque scarse, ma sicuramente mi determinano un recupero dalla fatica ai quadricipiti molto più rapido.

Ultima cosa: è assolutame necessario avere più posizioni disponibili per il montaggio, anzi è un punto di forza delle Rotor rispetto alle altre, perché ciascuno di noi esprime la massima spinta ad una angolazione differente e doversi adattare ad una posizione fissa vanificherebbe i possibili vantaggi offerti dal dispositivo.
Passando da una posizione ad un'altra, anche adiacente, si avvertono sensazioni completamente diverse . Provare per credere.

Se vuoi approfondire per avere cognizione di causa ci sono discussioni dedicate dove ciascuno ha portato il proprio contributo.

Se ne avrò l'occasione io proverò molto volentieri anche questa nuova versione .
 
Ultima modifica:

scuffia

Pignone
21 Gennaio 2010
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Passoni Aerointegral
L'argomento è molto interessante, anche se ritengo che per testare la sua reale efficacia servirebbe un test al banco più che una prova su strada.
Purtroppo le nostre percezioni, su presunti o veri benefici, sono troppo influenzate da preconcetti o aspettative. Sarebbe difficile dare il valore oggettivo della loro efficacia.

Il fatto che le abbia usate Wiggins al Tour dimostra solo che non vanno male, non è possibile invece dimostrare che lo abbiano aiutato a vincere.

Comunque ringrazio per l'articolo, quanto meno per aver acceso la mia curiosità.o-o
 

Ipercool

Ciociaro
13 Agosto 2012
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L'argomento è molto interessante, anche se ritengo che per testare la sua reale efficacia servirebbe un test al banco più che una prova su strada.
Purtroppo le nostre percezioni, su presunti o veri benefici, sono troppo influenzate da preconcetti o aspettative. Sarebbe difficile dare il valore oggettivo della loro efficacia.

Il fatto che le abbia usate Wiggins al Tour dimostra solo che non vanno male, non è possibile invece dimostrare che lo abbiano aiutato a vincere.

Comunque ringrazio per l'articolo, quanto meno per aver acceso la mia curiosità.o-o

Io uso le Q Rings (Aero 53/38) e concordo con quello che dici, ma io sono una tale chiavica che comunque non potrei accorgermi se mi danno benefici nelle prestazioni, posso affermare con ragionevole certezza che non me le peggiorano, ma a me questo interessa poco, mi favoriscono di molto il recupero e per me questo basta ed avanza.

Sulle Q-Rings c'è una discussione qui sul Forum molto articolata e se vuoi puoi approfondire sentendo tutte le campane, ma proprio tutte.
Sulle Osymetric stiamo aspettando Contador71 che dovrebbe essere in fase di test per avere i primi feedback (ma è un pò che non si sente...).
 

ottomilainsù

Pignone
24 Luglio 2011
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alcune...
sul sito di Osymetric ce n'è uno abbastanza dettagliato:
[url]http://www.osymetric.com/images/stories/etude.pdf[/URL]

Grazie per la segnalazione.
Me lo sono scaricato e gli ho già dato una occhiata cercando quello che si cerca in una relazione tecnica fatta come si deve.
Non l'ho trovato.
Ovvero, mi lascia molto perplesso che non ci sia una descrizione accurata dell'attrezzatura e soprattutto ho molti dubbi sulla correttezza della misura della potenza eseguita rilevando le forze al pedale (come? non lo dicono).
Dato che a suo tempo per la mia tesi di laurea ho fatto parte di un gruppo di lavoro che si occupava proprio di acquisizione dati, tra cui la misura della forza di pedalata, qualcosa ne capisco di questi metodi.
Ebbene, che senso ha misurare la forza al pedale e da questa risalire alla potenza, quando poi di mezzo c'è la trasmissione che non è "lineare"?
Non dicono come è stato fatto questo calcolo o, perlomeno, dalla relazione non traspare in maniera evidente; posso anche averlo perso, ma me la sono passata tutta cercando per un paio di volte il paragrafo relativo.

C'è un altro passo, a pagina 41 (il pdf è impaginato in disordine... ;nonzo%) che recita:
"a parità di
-frequenza cardiaca
-frequenza di pedalata
-potenza frenante sul simulatore (potenza dissipata dal freno? è il mio dubbio)
la potenza al pedale è risultata maggiore con la corona ovale rispetto a quella circolare"

Oh c....! direbbe Peter Griffin :mrgreen:

E se è maggiore la potenza al pedale, ma quella frenante resta uguale e la frequenza di pedalata non cambia, dov'è finita questa maggior potenza?

Per me è farlocca, hanno preso una cantonata grossa come una casa e non se ne sono accorti.
Se calcolano la potenza moltiplicando opportunamente la coppia per la velocità angolare, probabilmente non si sono accorti che con una trasmissione ovale il rapporto di trasmissione non è costante e quindi la velocità angolare della pedalata varia periodicamente.
Fare il prodotto con la velocità media è sbagliato, occorre uno strumento integratore.
Tutto questo non lo dicono, è una mia supposizione in assenza di una descrizione accurata dell'attrezzatura, sia chiaro, ma il sospetto che ci sia qualche grosso errore concettuale è più che fondato.

E allora?
Non posso certo dire con certezza che si tratti di fuffa, ma io il dubbio ce l'ho, eccome.
Tra l'altro lo studio è del 1993, quelli a cui ho collaborato sono del 1997-98, e l'apparecchiatura che era stata messa a punto era stata studiata per ovviare ai limiti di altre precedenti.
 

Ser pecora

Diretur
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ottomilainsù;3894846 ha scritto:
Ovvero, mi lascia molto perplesso che non ci sia una descrizione accurata dell'attrezzatura

Veramente c'è scritto all'inizio sotto "materials": ergometric system tunturi

E' uno di quei cicloergometri che ci sono ovunque nei centri di medicina sportiva. Anche i grafici sono molto simili a quelli che danno a me quando faccio le prove sotto sforzo per il certificato medico.

Per il resto non so,in generale mi pare che incrocino i dati con quelli delle varie soglie aerobiche/anaerobiche facendo vedere che a parità di consumo di ossigeno si va più veloci di 0,5km/h con le ovali.

Pero' non so valutare queste cose. Un Roberto Massa potrebbe farlo bene e conoscerà pure gli studi.
 

ottomilainsù

Pignone
24 Luglio 2011
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@ ottomilainsù

di studi che ne sono molti, se hai voglia questo mi pare sia uno degli ultimi.

Ora che gli ho dato un'occhiata non posso esimermi dall'esprimere qualche perplessità pure su questo.
Numeri piccoli, procedura criticabile per quanto riguarda le sequenze di test e confronto.

Veramente c'è scritto all'inizio sotto "materials": ergometric system tunturi

E' uno di quei cicloergometri che ci sono ovunque nei centri di medicina sportiva. Anche i grafici sono molto simili a quelli che danno a me quando faccio le prove sotto sforzo per il certificato medico.

Per il resto non so,in generale mi pare che incrocino i dati con quelli delle varie soglie aerobiche/anaerobiche facendo vedere che a parità di consumo di ossigeno si va più veloci di 0,5km/h con le ovali.

Pero' non so valutare queste cose. Un Roberto Massa potrebbe farlo bene e conoscerà pure gli studi.

Io mi sono posto come quello che "non sa" e vuole avere tutte le informazioni per la necessaria chiarezza e comprensione.
E' la prima cosa che pretendo nelle relazioni tecniche dei miei studenti, difatti mi capita di stroncarne più d'una, non senza strascichi polemici di chi dice "ma dai, so' ragazzi..."

Nemmeno nelle relazioni ad uso interno all'Ofmega ci si limitava a scrivere un generico nome, almeno si citavano modello e caratteristiche fondamentali.
Serviva anche a noi, in seguito, per eventuali verifiche con diversa strumentazione.

Nella stesura della mia tesi di laurea (ho mugugnato non poco all'inizio) mi sono dovuto fare tutta una serie di validazioni strumentali delle simulazioni fatte con l'analisi FEM, d'altronde era necessario.
E descrivere puntualmente l'attrezzatura impiegata, anche se tutti sapevano che cosa era.
Ma non un eventuale uditore esterno, obiezione da tenere sempre in considerazione.
Mi è stata risparmiata solo la parte sulla teoria dell'analisi FEM, altrimenti avrei potuto scrivere un testo universitario...

Comunque questo m'è servito, nella mia carriera lavorativa ho fatto pelo e contropelo a certi personaggi che spacciavano relazioni alla buona, e questo m'è costato caro, ho pagato per la mia "pignoleria", perché probabilmente avevo pestato i piedi a qualcheduno che aveva qualche "intrallazzo".

Ad ogni modo per valutare questi sistemi servono studi condotti non solo da biomeccanici, medici, statistici, ma anche da ingegneri con un controllo incrociato delle procedure.
E non su numeri piccoli, la prova di un gruppo ristretto (10 persone sono poche, terribilmente poche) non ha rilevanza statistica.
Difatti, leggendo le premesse dell'ultimo studio citato, si rileva che i risultati sono contrastanti, a chi sostiene ci sia un vantaggio si può replicare con un altro che non trova differenze o addirittura svantaggi.
E pure quest'ultimo citato non è così incisivo da dire che "vanno meglio".
 
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4 Novembre 2010
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Io faccio veramente fatica a capire,quale dovrebbe essere la magia grazie alla quale pedalando con queste corone si ha un miglior recupero.

Perchè si dovrebbe recuperare più velocemente?? Mi pare impossobile, al massimo a parità di sforzo muscolare si va più forte, ma perchè i danni muscolari dovrebbero rimarginarsi in minor tempo??
 
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ottomilainsù

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24 Luglio 2011
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Me lo chiedo anch'io.
Peraltro, non essendo io competente in materia, questo passa in secondo piano rispetto alle osservazioni che ho mosso alla correttezza degli "studi" che ne dimostrano l'efficacia.

Mi rendo conto che una serie di studi rigorosi potrebbe essere fuori dalla portata di chi li commissiona, economicamente parlando.
Ma se sono fatti poco bene si prestano a critiche, alle critiche che ho mosso io.
D'accordo che è la mia (de)formazione professionale, ma sarei il primo ad essere contento se si riuscisse a stabilire, in maniera inattaccabile dal punto di vista metodologico, che comportano dei vantaggi.

Sono pignolo su queste cose, sarà che a suo tempo volevano farmi scrivere che una certa cosa andava bene (c'era in ballo, per un risparmio ridicolo, la sicurezza di moltissime persone) e quindi poi me la hanno fatta pagare perché ho detto di no, ma non mi pare corretto dire sempre che va tutto bene e che è tutto bello.
Anche quando è quasi solo una questione di suggestione.
 

Ubaldo

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Io faccio veramente fatica a capire,quale dovrebbe essere la magia grazie alla quale pedalando con queste corone si ha un miglior recupero.

Perchè si dovrebbe recuperare più velocemente?? Mi pare impossobile, al massimo a parità di sforzo muscolare si va più forte, ma perchè i danni muscolari dovrebbero rimarginarsi in minor tempo??

vado a senso: forse perchè nel punto di leva sfavorevole si diminuisce l'impegno muscolare. Allora, forse, anche se c'è un picco di forza nel maggior punto di leva (o poco dopo o poco prima, a seconda di come sono orientate le corone) poi vi è una fase in cui il rapporto scende e la tensione muscolare pure. Con le corone tonde invece la leva peggiora e il rapporto rimane costante.
Può essere che questa diversa alternanza favorisca il lavoro di assorbimento del lattato prodotto. Ricorda un po' alcuni concetti di un altro sport, la corsa, quando la si pratica con scarpe che evitano l'appoggio di tallone, con frenata e rilascio di energia: non si va più veloce (anzi in alcuni casi si va più piano), ma la maggior fluidità d'azione rende il gesto atletico più economico e meno traumatico per muscoli e ossa. Attenzione, non dico che potrebbe essere uguale, ma un concetto analogo.

Un'altra cosa che potrebbe essere plausibile è il diverso coinvolgimento dei vari muscoli nella pedalata: la tendenza ad accelerare mentre ci si avvicina ai punti morti (o, forse, più correttamente, a non rallentare o a non incrementare la tensione muscolare per il peggioramento della leva) potrebbe far lavorare diversamente i vari muscoli delle gambe. Ed effettivamente prova potrebbe essere la presenza di dolori di adattamento alle corone in muscoli di solito non indolenziti dalla pedalata.

Passando all'esperienza pratica: c'è chi riscontra vantaggi e chi no: personalmente con le rotor i dolori di gambe durano meno. Riguardo alle prestazioni forse vi fu un lieve vantaggio iniziale, ma secondo me si è livellato. Rimane, a me, il discorso del recupero più rapido del dolore e della condizione e l'impressione di minor carico sul ginocchio.
 

Ubaldo

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ottomilainsù;3897178 ha scritto:
Me lo chiedo anch'io.
Peraltro, non essendo io competente in materia, questo passa in secondo piano rispetto alle osservazioni che ho mosso alla correttezza degli "studi" che ne dimostrano l'efficacia.

Mi rendo conto che una serie di studi rigorosi potrebbe essere fuori dalla portata di chi li commissiona, economicamente parlando.
Ma se sono fatti poco bene si prestano a critiche, alle critiche che ho mosso io.
D'accordo che è la mia (de)formazione professionale, ma sarei il primo ad essere contento se si riuscisse a stabilire, in maniera inattaccabile dal punto di vista metodologico, che comportano dei vantaggi.

Sono pignolo su queste cose, sarà che a suo tempo volevano farmi scrivere che una certa cosa andava bene (c'era in ballo, per un risparmio ridicolo, la sicurezza di moltissime persone) e quindi poi me la hanno fatta pagare perché ho detto di no, ma non mi pare corretto dire sempre che va tutto bene e che è tutto bello.
Anche quando è quasi solo una questione di suggestione.
infatti, c'è poco più di qualche studio di riviste.
Secondo me il problema principale è che fisiologicamente i ciclisti possono avere pedalate molto diverse e non sempre è possibile allenare stile o caratteristiche neuromuscolari per adattare lo stile stesso a determinati obiettivi
 

frankkanepa

Novellino
6 Dicembre 2011
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ProLite Galileo - Conor Kalima WRC
Chissa perchè queste corone mi affascinano...
Magari sono una bufala ( le problematiche tecniche sollevate nei post precedenti sono piuttosto profonde e al di fuori della mia portata), però istintivamente mi piacciono...
 

papalla

Novellino
7 Settembre 2008
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Bianchi
sul sito di Osymetric ce n'è uno abbastanza dettagliato:
http://www.osymetric.com/images/stories/etude.pdf

http://www.noncircularchainring.be/
http://www.cycling.org.au/?ID=42069
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21266731

serie di link (certamente non disinteressati):
http://www.rotorbikeusa.com/science.html

"test" ce ne sono, alcuni potenzialmente fatti bene perchè in centri universitari, poi quali protocolli abbiano usato e se questi siano rigorosi è da capire

sicuramente c'è più bibliografia rispetto a cuscinetti a alta scorrevolezza, telai aerodinamici, ruote che regalano watt ecc :mrgreen:

poi, quanto influisca l'eventuale 0.2% in più o meno e quanto sia soggettivo l'eventuale beneficio è tutto da vedere.
 

cricri

Novellino
31 Luglio 2011
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bella
ho montato le rotor Q XL,devo dire fin dal primo momemto la sensazione e' stata quella di pedalare come a vuoto pertanto non tanto facile dopo circa 15 km la pedalata era piu' uniforme.
ho fatto delle ripetute in salita sfr e nonostante la dentatura a 53 denti (prima avevo 52) si e' dimostrata facilitata nella progressione a 40rpm,piu' difficoltosa con la moltiplica piccola.
La posizione delle corone e' sulla 3 posizione.
tornando in pianura la sensazione e' quella di un ritardo dal punto morto inferiore.Comunque la sensazione una volta a casa e' di avere le gambe riposate (60km 850 disl.)
Il giorno dopo ho fatto una uscita di circa 3 ore con 1000 mt di dislivello 2 salite.
dopo le prime pedalate le pedivelle girano bene noto che ho difficolta ha mantenere le 100 rpm,noto anche una variazione dei watt(powertap)molto frequente,non so se dovuta a una minor pressione sulle pedivelle in alcuni punti della rotazione.
in salita con il 38 mi trovo veramente in difficolta , la pedalata non e' naturale e non mi sembra rotonda.
mi sono anche accorto che in pianura la posizione in sella cerco come di arretrare.
Sui pedali col 53 e il 38 e' uno spettacolo,pedalata fluida e il 53 anche in salita si gira benissimo.
queste sono le mie sensazioni attendo le vostre.
 

beppe83

Passista
4 Giugno 2010
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Olmo gepin 4.0
io le ho tutte e due..le qxl sulla crono e le classiche rotor sulla bici da corsa.
il maggior Q si sente notevolmente con le qxl..
io le ho montate si con sram red che con guarnitura del ultegra 6600 su quella da crono..
se monti girobulloni 130 la corona piccola c'è solo da 41.
senno puoi fare 53 qxl e 39 classico rotore ovale