biomeccanico tradizionale, o tecnologico ?

Dogmafpx

Maglia Rosa
9 Ottobre 2006
9.455
651
56
Dove una volta c'era un lago
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Bici
In prestito
Qui non si tratta di fare a gara per dire che il proprio biomeccanico è il migliore. Ovvio, che chi ci ha messo in sella in modo ottimale, per noi sarà sempre il numero uno, e per chi non ci ha capito una fava, sarà un cialtrone.
Anche chi conosce alla perfezione la materia può incappare in un cliente difficile, che nonostante tutte le cure possibili e le modifiche apportate non riescano a risolvere il problema. Perché magari è lo stesso cliente ad avere seri problemi di postura nella vita quotidiana e prima di andare in bici dovrebbe risolverli, perché una posizione scomoda come quella in BDC non fa altro che accentuarli. Così la soluzione adottata non è altro che un pannicello caldo che allevia ma non risolve.
Quindi in teoria tutte le soluzioni sono valide. Chi pedala poco può accontentarsi del negoziante esperto che ti vende la bici corretta e ti mette in sella con criterio; chi pedala molto o è un agonista ha bisogno di accorgimenti più raffinati che sono inutili a chi pedala una volta la settimana.
L'importante è che si seguano le indicazioni del biomeccanico e avere la pazienza di metabolizzare i cambiamenti di postura.
Quando sono andato da Emanuele, ho subito pedalato meglio, ma mi si addormentava la mano sinistra. Gliel'ho fatto subito notare e lui mi ha detto che dovevo aspettare un po'. Dopo due mesi gli ho riscritto che non avevo più il problema.
Ricordiamoci che quando andiamo da un biomeccanico modifichiamo il nostro assetto. Non siamo come le macchine, dove induriamo le molle, abbassiamo l'altezza, incliniamo gli alettoni e subito rispondiamo con prestazioni diverse. Forse lo facciamo, ma potremmo avere anche dei rigetti e interagire con muscoli o legamenti che prima non erano interessati e perciò sollecitarli con conseguenti fastidi e/o dolori di assestamento.
Per concludere, conviene sempre affidarsi a chi ha riscontri positivi, chiunque egli sia. Magari con noi sbaglia, ma di sicuro non siamo andati da uno che si è improvvisato.

Questo e' il problema piu' grande di chi va al biomeccanico ma pensa di essere biomeccanico lui stesso,alla prima uscita non vede i miglioramenti ed inizia a smanettare con le brugole senza avere la pazienza di aspettare che il fisico recepisce le modifiche,di solito questo tipo ciclista e' quello che passa da un biomeccanico e non riesce a risolvere il problema.Con Emanuele io ho avuto la tua stessa esperienza.o-o
 

Don Perigon

Maglia Iridata
1 Agosto 2013
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Trecase (NA) sotto il Vesuvio collinetta sul mare
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Trek madone RSL /Trek madone 9 H2 /Madfiber /DT Swiss RRC dicut 46T /Spada oxygeno, breva 30 e 38
Da questa discussione mi sembra di capire che nessuno fa la biomeccanica col metodo retül

Io penso che noi ci dobbiamo abituare al mezzo che usiamo, in questo caso la bdc e la cosa principale è che deve esser la misura giusta per le nostre misure fisiche senza stavorgerla con regolazioni assurde, naturalmente se abbiamo misure fuori della norma farci aiutare nella scelta del telaio da persone esperte oppure ordinare un telaio su misura.o-o o-o
:rosik: :rosik: Allenamento e alimentazione ci daranno i migliori risultati :rosik: :rosik:
 

Giordano Z.

Apprendista Passista
12 Ottobre 2014
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Varese
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Bici
Giant Advance Pro 0
Dopo aver provato 3 biomec dal vivo (compreso un centro velo system) più 1 online (Jury) e non essere ancora a posto, ho capito alcune cose... Rispetto il lavoro dei biomeccanici, ti danno una linea guida da seguire, poi però la rifinitura, il vestito su misura, te lo fai da solo. Nessun biomeccanici ti fa una prova su strada sotto sforzo (a dire il vero il primo da cui andai la fa anche ma chiede cifre spropositate), tutti ti chiedono dopo aver spostato 3 mm la sella "vai meglio adesso?", quando gli adattamenti sono lunghi a volte. Tutti i biomec da cui sono andato mi hanno sempre posizionato le tacchette dritte, io ho le gambe a x, soprattutto la dx è da solo ho intuito che dovevi tenere il tallone un po' più interno, magari non bello da vedere ma meno fastidioso per me... Nessuno mi ha mai consigliato scarpe selle plantari o quant'altro. Leggendo anche l'altra discussione ho capito che non fai allenamenti esasperati, quindi a meno di non trovare un incapace (che purtroppo a me è capitato in un caso), uno vale l'altro, giusto per eliminare errori macroscopici, poi devi avere l'attitudine, se non ti trovi, di volta in volta di capire dove potresti modificare qualcosa nella posizione

Anni addietro l'unico che facesse la prova sotto sforzo si trovava a Canossa in Emilia. E' lo stesso?
 
17 Maggio 2010
217
14
Artusiano dentro
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Bici
2 Bianchi ma una è già troppo
Qui non si tratta di fare a gara per dire che il proprio biomeccanico è il migliore. Ovvio, che chi ci ha messo in sella in modo ottimale, per noi sarà sempre il numero uno, e per chi non ci ha capito una fava, sarà un cialtrone.
Anche chi conosce alla perfezione la materia può incappare in un cliente difficile, che nonostante tutte le cure possibili e le modifiche apportate non riescano a risolvere il problema. Perché magari è lo stesso cliente ad avere seri problemi di postura nella vita quotidiana e prima di andare in bici dovrebbe risolverli, perché una posizione scomoda come quella in BDC non fa altro che accentuarli. Così la soluzione adottata non è altro che un pannicello caldo che allevia ma non risolve.
Quindi in teoria tutte le soluzioni sono valide. Chi pedala poco può accontentarsi del negoziante esperto che ti vende la bici corretta e ti mette in sella con criterio; chi pedala molto o è un agonista ha bisogno di accorgimenti più raffinati che sono inutili a chi pedala una volta la settimana.
L'importante è che si seguano le indicazioni del biomeccanico e avere la pazienza di metabolizzare i cambiamenti di postura.
Quando sono andato da Emanuele, ho subito pedalato meglio, ma mi si addormentava la mano sinistra. Gliel'ho fatto subito notare e lui mi ha detto che dovevo aspettare un po'. Dopo due mesi gli ho riscritto che non avevo più il problema.
Ricordiamoci che quando andiamo da un biomeccanico modifichiamo il nostro assetto. Non siamo come le macchine, dove induriamo le molle, abbassiamo l'altezza, incliniamo gli alettoni e subito rispondiamo con prestazioni diverse. Forse lo facciamo, ma potremmo avere anche dei rigetti e interagire con muscoli o legamenti che prima non erano interessati e perciò sollecitarli con conseguenti fastidi e/o dolori di assestamento.
Per concludere, conviene sempre affidarsi a chi ha riscontri positivi, chiunque egli sia. Magari con noi sbaglia, ma di sicuro non siamo andati da uno che si è improvvisato.

Non condivido in pieno il tuo intervento, almeno nel mio caso (ma ti garantisco non l'unico) i problemi sono venuti fuori quando ho iniziato a girare di meno, quando facevo 15k annuì anche se non ero un figurino in bici non avevo problemi di dolori o altro, quando sono passato a farne 7/8 o anche meno non ero a posto... Personalmente ne ho trovato uno non in grado di riconoscere la taglia della bici, quindi cliente difficile o no delle lacune ne aveva... Sono d'accordo sul discorso assetto e sul non fare a gara e' meglio il mio il tuo ecc ma l'utente ha chiesto consigli e si devono riportare esperienza positive e negative, cosa che hai fatto anche tu

Per rispondere a Giordano, dato che non so fare multi quote, non lo so, lui veniva a Forlì una volta al mese, comunque penso lo posso dire, è Mariano, a mio giudizio professionista serio ma poco socievole
 

Giordano Z.

Apprendista Passista
12 Ottobre 2014
969
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Varese
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Bici
Giant Advance Pro 0
Non condivido in pieno il tuo intervento, almeno nel mio caso (ma ti garantisco non l'unico) i problemi sono venuti fuori quando ho iniziato a girare di meno, quando facevo 15k annuì anche se non ero un figurino in bici non avevo problemi di dolori o altro, quando sono passato a farne 7/8 o anche meno non ero a posto... Personalmente ne ho trovato uno non in grado di riconoscere la taglia della bici, quindi cliente difficile o no delle lacune ne aveva... Sono d'accordo sul discorso assetto e sul non fare a gara e' meglio il mio il tuo ecc ma l'utente ha chiesto consigli e si devono riportare esperienza positive e negative, cosa che hai fatto anche tu

Per rispondere a Giordano, dato che non so fare multi quote, non lo so, lui veniva a Forlì una volta al mese, comunque penso lo posso dire, è Mariano, a mio giudizio professionista serio ma poco socievole

Io mi riferivo a Gianni o Giovanni non ricordo il nome Camorani. Credo che anche lui ora girovaghi per l'italia a prestare la sua manodopera su appuntamento.
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
14.388
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Genova
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Bici
Colnago 50 Anniversary
Non condivido in pieno il tuo intervento, almeno nel mio caso (ma ti garantisco non l'unico) i problemi sono venuti fuori quando ho iniziato a girare di meno, quando facevo 15k annuì anche se non ero un figurino in bici non avevo problemi di dolori o altro, quando sono passato a farne 7/8 o anche meno non ero a posto...

Strano. Sinceramente i problemi sorgono quando uno passa da un basso chilometraggio (7/8 mila non sono proprio pochini) ad uno alto o da un'andatura più tranquilla ad una più veloce, dato che sotto massimo sforzo si tende a scomporsi.

Personalmente ne ho trovato uno non in grado di riconoscere la taglia della bici, quindi cliente difficile o no delle lacune ne aveva...

Gli incompetenti sono in tutti i settori: medici, giudici, investigatori, architetti, ingegneri... e potrei continuare. Se si trova un incompetente non è questione di essere difficili, ma di sfiga.

Sono d'accordo sul discorso assetto e sul non fare a gara e' meglio il mio il tuo ecc ma l'utente ha chiesto consigli e si devono riportare esperienza positive e negative, cosa che hai fatto anche tu

Ma finora nessuno ha detto che il tradizionale è migliore del tecnologico o viceversa. Com'era comprensibile ognuno ha postato la propria esperienza. Ho amici che sono andati da Biagini a La Spezia che usa i sensori, e si sono trovati bene, quindi per loro il tecnologico funziona.
Più che fra le varie tecnologie adottate contino più le persone. Un incompetente a contatto con una tecnologia che non sa usare rimarrà sempre un incompetente e un incompetente che non sa prendere le misure o interpretare quei valori rimarrà sempre un incompetente.


P.S. Per il multi-quote devi premere il pulsante con le virgolette. Diventerà rosso e puoi ripetere l'operazione tante volte quanti messaggi vorrai quotare ;-).
 

brio

Apprendista Passista
14 Febbraio 2007
1.127
40
milano
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io sono stato a La BIcicletta di Bereguardo da Emilio. Esperienza incredibile per l'eccezionalita' del del personaggio: esperienza, pazienza e un proprio metodo "tecnologico" sicuramente interesssante. Mi ha stravolto la posizione e mi ci sta abituando. Per ora mi sembra di essere molto più performante.
Ottimo esempio di mix fra approccio tecnologico, occhio umano e esperienza. Anche molto onesto.
 
17 Maggio 2010
217
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Artusiano dentro
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Bici
2 Bianchi ma una è già troppo
Strano. Sinceramente i problemi sorgono quando uno passa da un basso chilometraggio (7/8 mila non sono proprio pochini) ad uno alto o da un'andatura più tranquilla ad una più veloce, dato che sotto massimo sforzo si tende a scomporsi.



Gli incompetenti sono in tutti i settori: medici, giudici, investigatori, architetti, ingegneri... e potrei continuare. Se si trova un incompetente non è questione di essere difficili, ma di sfiga.



Ma finora nessuno ha detto che il tradizionale è migliore del tecnologico o viceversa. Com'era comprensibile ognuno ha postato la propria esperienza. Ho amici che sono andati da Biagini a La Spezia che usa i sensori, e si sono trovati bene, quindi per loro il tecnologico funziona.
Più che fra le varie tecnologie adottate contino più le persone. Un incompetente a contatto con una tecnologia che non sa usare rimarrà sempre un incompetente e un incompetente che non sa prendere le misure o interpretare quei valori rimarrà sempre un incompetente.


P.S. Per il multi-quote devi premere il pulsante con le virgolette. Diventerà rosso e puoi ripetere l'operazione tante volte quanti messaggi vorrai quotare ;-).
Grazie per la dritta, quanto alla prima parte del tuo intervento, io penso che la maggior discriminante fra una buona posizione ed una perfetta sia l'andatura, se fai poche uscite ma impegnative e stressanti fisicamente secondo me occorre essere messi bene bene, se fai 20000 K anno senza mai passare il medio forse puoi stare "più comodo", per questo non capisco come mai praticamente nessun biomec fa pedalare sotto sforzo se non in strada perché servono tecnologie almeno in laboratorio... Per ovvie ragioni facendo 15000 avevo delle uscite di recupero è probabilmente stavo più attento con stretching e altro, avendo poi meno tempo e facendo meno della metà dei km uscivo a tutta tutte le volte e sono errori, poi ci sta anche inconsciamente che il fatto di non riuscire ovviamente ad avere le prestazioni precedenti ti faccia dare la colpa a qualcosa, una sorta di malattia psicosomatica, conosco alcuni ragazzi che diventati papà come me è successo più o meno così...
Personalmente consiglio all'utente di andare da uno qualsiasi che abbia un po' di fama (positiva si intende), indipendentemente dalle tecnologie o metodi, proprio perché non cerca la prestazione ma va in bici per tenersi in forma